Andrea Pazienza: infanzia e formazione
Andrea Pazienza nasce a San Benedetto Del Tronto il 23 Maggio del 1956. Suo padre Piero è insegnante di educazione artistica e sua madre insegnante di educazione tecnica. Trascorre la sua infanzia a San Severo In Puglia e all’età di dodici anni si trasferisce a Pescara per studio ma nel frattempo continua a frequentare i vecchi amici di San severo dove torna molto spesso per i fine settimana. In questo periodo da prova della sua genialità realizzando le scenografie per il Teatro Verdi. Stringe amicizia con l’autore di fumetti Tanino Liberatore durante gli anni del liceo.
Primi fumetti
In questi anni crea i suoi primi fumetti e collabora con il Laboratorio Comune d’Arte “Convergenze” ed ha la possibilità di esporre i suoi lavori durante mostre collettive . Nel frattempo si iscrive al DAMS di Bologna ma poi abbandona gli studi a soli due esami dal conseguimento della laurea. Nel 1977 vive in pieno la contestazione giovanile che usa come sfondo per il suo primo fumetto dal titolo Le straordinarie avventure di Pentothal.
Incontri importanti e riviste satiriche
Nella stessa facoltà incontra grandi scrittori ed artisti come Francesca Alinovi , Freak Antonì ed Enrico Palandri. Nel 1977 con Filippo Scozzzari entra a far parte di Cannibale, una rivista di fumetti sperimentale per adulti a sfondo satirico- umoristico fondata da Stefano Tamburini e Massimo Mattioli. Dal 1979 al 1981 collabora con il settimanale satirico Il male. Ma nel frattempo riesce anche a fondare anche un mensile dal titolo Frigidaire avvalendosi della collaborazione del gruppo di Cannibale e di Vincenzo Sparagna. Qui fa la sua comparsa il personaggio di Zanardi e deve spesso sottostare alle scadenze e alle richieste degli editori con grande insofferenza. La sua creatività però non si ferma con la realizzazione di copertine di dischi e decine di storie a fumetti con le tecniche più disparate. Tra i personaggi da ricordare anche Franco Stella e L’investigatore senza nome.
Gli anni ’80: Le realizzazioni per il cinema ed altri media.
Nei primi anni 80 si dedica all’insegnamento. Prima presso la Libera Università di Alcatraz a Santa Cristina di Gubbio fondata da Dario Fo e coordinata dal figlio Jacopo, poi nel 1983 insegna alla Scuola di Arti Grafiche e Fumetto Zio Feininger di Bologna collaborando con Magnus, Lorenzo Mattotti e Silvio Cadelo. Decide di non dedicarsi soltanto ad insegnare e sperimenta la collaborazione con altre forme artistiche come quella cinematografica. In questo periodo realizza molti manifesti cinematografici, come quello per La città delle donne di Federico Fellini nel 1980 e quello per Lontano da dove? di Stefania Casini e Francesca Marciano nel 1983. Realizza anche videoclip come quello di Vincenzo di Alberto Fortis e per la sigla del programma di Rai 1 Mister Fantasy. Da non dimenticare le copertine dei dischi come quella di Robinson Crusoeper Roberto Vecchioni ed S.O.S Brothers per Enzo Avitabile.
L’uso delle droghe ed il declino
Ma alla sua grande fama segue un periodo di declino dovuto all’uso di droghe come l’eroina alternando periodi di distacco a periodi nei quali non riesce a farne a meno. Nel 1984 viene lasciato dalla sua prima compagna e ritorna Montepulciano. Apparentemente disintossicato nel 1985 conosce e sposa Marina Comandini e collabora con la rivista Linus.
Ultime collaborazioni
Dal 1986 collabora anche con i supplementi al mensile di Linus Avaj e per quello de L’Unità Tango. Progetta le scenografie per lo spettacolo di danza del coreografo Giorgio Rossi Dai Colli. Entra nel team per la sceneggiatura del film Il piccolo diavolo di Roberto Benigni. Muore il 16 Giugno del 1988. La causa ufficiale della morte non è stata resa nota dalla famiglia ma secondo il racconto dell’amico Sergio Staiano, dopo essere rientrato in Italia da un viaggio in Brasile, avrebbe chiesto del denaro con il quale acquistare eroina all’insaputa di tutti morendo il giorno successivo per overdose.