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Annunciato il programma del Festival del Cinema di Roma: tanti ospiti internazionali e ampio spazio al cinema di genere

La capitale si prepara alla Festa del Cinema di Roma, un appuntamento sempre più importante a livello nazionale e internazionale. Tanti gli ospiti previsti, da David Lynch a Xavier Dolan, da Ian McKellen a Nanni Moretti, con una Selezione Ufficiale che ospita film di 31 paesi per un totale di 39 pellicole

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Festa del Cinema di Roma

«Andare oltre i confini», così Piera Detassis apre la conferenza stampa della dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, «andare oltre il perimetro dell’auditorium per sollecitare le potenzialità e creatività più giovani e rendersi capillari sul territorio per raggiungere le realtà più nascoste». Un obiettivo concretizzato da un programma che dalla selezione ufficiale, passando per gli incontri con ospiti italiani e internazionali, fino alle rassegne collaterali, come le pre-apertura e i restauri, promette di cogliere il cambiamento sempre più evidente intorno il cinema e le sale cinematografiche, intrecciando autorialità e genere: letteratura, arte, manga, animazione, western, documentari, film sul cinema e serialità, sempre nel segno della qualità e della scoperta.

«Un programma che punta a selezionare le opere migliori, non ad allargare il numero di titoli». Un impegno annunciato da Antonio Monda (confermato per altri tre anni alla guida della Festa del Cinema di Roma), che sintetizza il lavoro portato avanti dal direttore artistico in questi anni. «Scegliamo solo i film di cui siamo assolutamente convinti, non serve a niente creare riserve indiane di titoli italiani che non aiutano nessuno, soprattutto questi film».  Da notare, infatti, la scarsa presenza di film italiani, soprattutto nella  Selezione ufficiale, dove troviamo solo una pellicola nostrana, l’atteso film dei fratelli Taviani, Una questione privata. 

Una Festa del Cinema di Roma, anche per questo, molto più internazionale delle passate edizioni: 31 paesi, con 39 film e documentari nella Selezione ufficiale, di cui 3 in collaborazione con Alice nella città. Tra i titoli più importanti  troviamo: Detroit di Kathryn Bigelow (The Hurt Locker e Zero Dark Thirty) sugli scontri razziali del ’67, Stronger sull’attentato alla maratona di Boston con Jake GyllenhaalLast Flag Flying di Richard Linklater e Logan Lucky di Steven SoderberghHostiles di Scott Cooper sarà il film di apertura: «un western molto fordiano, diretto da un autore che ama molto il cinema di John Ford» anticipa Antonio Monda. La protagonista del film, Rosamund Pike, che qui recita con Christian Bale, è attesa sul red carpet insieme al regista.

Un programma caratterizzato da una verità di generi molto ampia, ma percorso da due fil rouge molto importanti: la musica e lo sport. Due documentari, uno su Bob Dylan (Trouble no More) e uno su Maria Callas (Maria Callas, in Her Own Words), e lo sport con i film sul tennis (Borg McEnroe e Love Means Zero, quest’ultimo un documentario sull’allenatore e leggenda vivente Nick Bollettieri), sulla Ferrari (Ferrari: un mito immortale) e il pattinaggio (I, Tonya).

Tra i titoli italiani, oltre i già citati fratelli Taviani, da segnalare pochi, ma non per questo meno imporanti, titoli: uno su tutti, il nuovo film di Paolo GenoveseThe Place, annunciato come film di chiusura, che racconta la storia di un misterioso protagonista, ospite abituale di un ristorante, pronto a esaudire i più grandi desideri di otto visitatori in cambio di alcuni compiti da svolgere. Nel cast, Sabrina Ferilli, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Marco Giallini, Silvio Muccino, Vinicio Marchioni e Alessandro Borghi. 

Sono invece tanti gli ospiti italiani e internazionali degli “incontri ravvicinati”, ampio spazio che la Festa del Cinema di Roma dedica agli incontri con registi, attori e grandi personalità del mondo della cultura. Tra i nomi più attesi c’è sicuramente David Lynch –  che riceverà il 4 novembre da Paolo Sorrentino il Premio alla Carriera 2017 – e ancora, Xavier Dolan, Fiorello, Jake Gyllenhaal, l’allenatore di basket americano Phil Jackson, Ian McKellen, Nanni Moretti che mostrerà al pubblico anche un piccolo inedito, il musicista Michael Nyman, lo scrittore pluripremiato Chuck Palahniuk, Gigi Proietti, Vanessa Redgrave e Christoph Waltz.

Dopo la scorsa edizione, con la selezione di titoli come Moonlight e Manchester by the Sea, che hanno poi trionfato agli Oscar, Alberto Monda conferma la sua volontà di andare controcorrente e proseguire la strada che porta avanti orami da tre anni, segnati soprattutto dalla continuità e dalla ricerca di un’identità sempre più forte, grazie alla selezione di un cinema di qualità e mai di quantità, con la volontà di essere diverso da tutti i Festival e proprio per questo essere una Festa, per il cinema e la città.

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