A Beautiful Mind è un film del 2001 diretto da Ron Howard, dedicato alla vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr., interpretato da Russell Crowe. Il film è liberamente ispirato all’omonima biografia di Sylvia Nasar, pubblicata in Italia col titolo Il genio dei numeri.
Nel 1948 John Forbes Nash jr. si trovava a Princeton con la più ambita delle borse di studio; ma non era della razza classica degli studenti che da generazioni hanno l’università nel sangue e nei modi. Piccolo borghese, un po’ sciattone, testa nelle nuvole, molto scontroso, per nulla avvezzo ai riti giovanili, il matematico che sarà segnato dalla schizofrenia elabora la sua teoria economica dei giochi. Secondo lui le fluttuazioni dei mercati finanziari possono essere calcolati molto precisamente. Le sue idee non passarono inosservate e un rappresentante del Dipartimento della Difesa si presenta a lui per proporgli di collaborare. Ma la sua vita sarà segnata anche dalla malattia mentale.
Si fa fatica a immaginare Il gladiatore Russell Crowe nei panni di questo genio ombroso e travolto dalla schizofrenia che arriva al Nobel nel 1994 grazie a quella sua teoria giovanile. Ma basta ricordare il borghese ostinato di Insider per ritrovare sulla faccia di Crowe quell’espressione decisa e aggrottata che qui gli fa voltare le spalle, con sofferenza, alle immagini della sua malattia. A Beautiful Mind è un film dalle cadenze classiche e impreviste. Nasconde con abilità i risvolti misteriosi della sceneggiatura e con senso sotterraneo del suspense centellina dubbi e rivelazioni, quasi la consapevolezza degli spettatori dovesse andare di pari passo con quella del protagonista. Non esita davanti all’esasperazione e non si vergogna della commozione. Ron Howard cresce sempre di più come regista e, se non inventa, certamente ama raccontare. Il film ha vinto quattro premi Oscar: miglior regia, miglior film, migliore attrice non protagonista e miglior sceneggiatura non originale.