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DVD/Blu Ray

Italian Gangster di Renato De Maria in dvd

Pubblicato da Mustang Entertainment e distribuito da CG Entertainment, Italian Gangster è disponibile in dvd in formato 2.35:1 con audio in italiano (DD 5.1) e sottotitoli per non udenti opzionabili (anche in inglese). Negli extra “Lallo lo zoppo – Storie di rapine”, scene tagliate e il trailer

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Renato De Maria è un regista con un discreto talento, ricordiamo di lui i film La prima Linea, in cui venivano messe in scena le gesta di Sergio Segio e la sua militanza nel gruppo armato rivoluzionario, e La vita oscena, ispirato all’omonimo romanzo di Aldo Nove, oltre che la sua opera più riuscita, Paz, insignita con diversi riconoscimenti.  Sembra che il regista varesino cerchi ogni volta di trovare nuove forme espressive, non mosso però da un autentico spirito di ricerca, quanto dal desiderio di provocare un effetto sul pubblico per accattivarsene il gradimento, con un continuo rilanciare che non svela mai l’effettivo valore celato: il suo lavoro sulla forma appare non del tutto riuscito, giacché le trovate visive, in particolare ne La vita oscena e in Italian Gangster, non approdano a una compiutezza che riposizioni lo sguardo e apra nuove prospettive, ma deflagrano in un estetismo che non produce un avanzamento sul piano dell’evoluzione del linguaggio. Non si interrompe la rappresentazione, ma la si decora, la si magnifica, la si imbelletta, e ciò che rimane è una narrazione che compiace chi l’ha ideata e un fantasmatico pubblico ansioso di farsi riferire ciò che già sa, alimentando in tal modo un circuito di autoreferenzialità narcisistica che si rivela di una sconcertante retroguardia.

Italian Gangster, lo diciamo senza peli sulla lingua, è un film furbo: in primo luogo perché, ossessionato da un desiderio di originalità, dato che sull’argomento la cinematografia si è espressa ben poco, affronta la questione della criminalità milanese del dopo guerra, facendo un’indebita operazione culturale, agganciando, cioè, gli strascichi delle lotte partigiane a un ribellismo che ha generato alcuni pericolosi fuorilegge quali Ezio Barbieri, Paolo Casaroli, Pietro Cavallero, Luciano De Maria, Horst Fantazzini e Luciano Lutring. Chi scrive, si badi bene, non è certamente un uomo di destra, anzi, eppure tutte quelle immagini di repertorio sulla resistenza milanese, le uniche tra l’altro che forniscono un reale documento, dato che successivamente De Maria ripiega sulla cinematografia degli anni ‘70, sembrano giustapposte per creare una premessa ideologica a una malavita che, invece, a parte il caso di uno solo dei sei personaggi, era mossa da una brama per cui ha compiuto i più efferati delitti. Insomma, non ci giriamo intorno, De Maria fa l’apologia del grande criminale, che ha sempre esercitato sottobanco un forte fascino sulle masse (quegli impavidi che hanno il coraggio di infrangere La Legge), e l’interpretazione dei sei attori chiamati a mettersi nei panni degli altrettanti banditi è macchiettistica, imbarazzante, in primis per lo spettatore, che deve sorbirsi la parata grottesca delle loro iperboliche, ingenue, eccessive (nel senso deteriore del termine) performance. I sei guitti (lo sfondo nero alle loro spalle ricorda chiaramente La proprietà non è più un furto) cercano in tutti i modi di trovare la complicità di chi guarda, e quando De Maria arriva al punto di intervallare i monologhi con le immagini de La classe operaia va in paradiso si sconfina nel ridicolo, per non parlate di tutto il cinema poliziottesco utilizzato come materiale di repertorio per raccontare alcune vicende di cui mancano fatalmente delle reali testimonianze. Solo sul finale, quando emergono immagini che sono pertinenti davvero alle storie raccontate (le riprese degli arresti e dei processi), si risollevano un po’, anche se troppo tardivamente, le sorti di un film che è un pasticcio inemendabile, con l’aggravante di una colpevole premeditazione.

Questa critica non ha la pretesa di porsi come esaustiva o illuminante, anzi si consiglia comunque la visione di Italian Gangster, perché, comunque la si pensi, non si può non riscontrare un certo impegno nel lavoro preparatorio, sebbene, come si è già ampiamente affermato, il risultato sia fallimentare. Si condannano in particolare del film la furbizia manifesta e la balzana ricostruzione, la mancanza di rispetto per il pubblico, l’involuzione culturale, la lettura storica falsa e fuorviante; un coacervo di difetti che lo rendono indigesto anche per gli stomaci avvezzi alle più strampalate messe in scena. Vederlo è ad ogni modo un’esperienza che va fatta, se non altro per prenderne le dovute distanze e consolarsi, magari, successivamente, con la visione di qualche film che ha il coraggio di porre davvero un gesto radicale e non reiterare furbescamente un’iconografia già ampiamente metabolizzata.

Pubblicato da Mustang Entertainment e distribuito da CG Entertainment, Italian Gangster è disponibile in dvd in formato 2.35:1 con audio in italiano (DD 5.1) e sottotitoli per non udenti opzionabili (anche in inglese). Negli extra “Lallo lo zoppo – Storie di rapine”, scene tagliate e il trailer.

Luca Biscontini

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  • Anno: 2015
  • Durata: 87'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Docu-Fiction
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Renato De Maria