Il terrorista è un film del 1963 diretto da Gianfranco De Bosio ed interpretato, fra gli altri, da Gian Maria Volonté, Philippe Leroy, Anouk Aimée e Raffaella Carrà. Il regista si rifà alla sua esperienza nella Resistenza veneta, nella quale ha partecipato a Padova nella squadra di Otello Pighin, nome di battaglia “Renato”, medaglia d’oro al valor militare.
Nel 1943 a Venezia, l’ingegnere Renato Braschi costituisce una GAP; ad aiutarlo c’è anche un prete. Il CLN lo invita alla prudenza, ma egli insiste costringendo anche i componenti del CLN a fuggire. La squadra viene disarticolata con l’arresto di uno dei componenti ed il ritiro degli altri.
Incasso accertato a tutto il 30 giugno 1965 Lit. 41.549.208.
La critica
«Nel quadro della cinematografia sulla Resistenza, questo film di De Bosio si pone su un piano di grande impegno, perché lungi da essere un’opera celebrativa e agiografica, affonda le sue analisi all’interno dei problemi storici e politici che furono alla base della lotta partigiana. Questo impianto ideologico si manifesta nella composizione dei quadri, nella recitazione degli attori, sulla struttura del racconto, che possono talvolta apparire forzati e calcolati, smorzando il respiro poetico, l’impegno drammatico. Ma la nobiltà dell’assunto e la serietà della realizzazione riscattano ampiamente le lacune e i difetti.» Gianni Rondolino nel Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1956/1965.