Quei bravi ragazzi (Goodfellas) è un film del 1990 diretto da Martin Scorsese. Tratto dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi, a sua volta basato sulle vicende del pentito Henry Hill, il film è stato scritto a quattro mani dallo stesso Pileggi e da Scorsese. Il titolo è stato modificato, perché l’originale, Wiseguy, avrebbe potuto confondersi con una serie tv omonima. Candidato a 6 Oscar nel 1991, si aggiudicò l’Oscar al miglior attore non protagonista, andato a Joe Pesci, alla seconda collaborazione con Scorsese, dopo Toro scatenato (1980) e prima di Casinò (1995), per l’interpretazione del mafioso Tommy DeVito. Considerato tra i migliori film del regista italoamericano, è stato a più riprese definito come uno dei migliori gangster-movie di sempre. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al novantaquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al novantaduesimo posto.
Henry Hill, nato da madre siciliana e padre irlandese, ancora adolescente entra a far parte della “piccola mafia” dei quartieri bassi di New York. Lì un potente irlandese, James Conway, inizia a proteggerlo e lo introduce in una banda specializzata in furti, estorsioni e contrabbando, che presto diventa la sua vera famiglia, in cui i componenti usano chiamarsi fra loro “bravi ragazzi”. I suoi capi, James Conway, Tommy DeVito e Paul Cicero, ai quali ubbidisce senza discutere, gli dimostrano presto di essere capaci di uccidere ferocemente. Soprattutto Tommy, apparentemente così bonario, si trasforma spesso in un maniaco sanguinario, pronto ad ammazzare non solo i nemici, ma anche un malcapitato cameriere, che lo ha irritato….
La più famosa scena del film, cioè quella in cui Tommy si finge offeso da una battuta di Henry, è interamente frutto dell’improvvisazione e della chimica tra Joe Pesci e Ray Liotta.
Sia il padre che la madre di Scorsese partecipano alle riprese: la donna, Catherine, interpreta la madre di Joe Pesci, mentre il padre del regista, Charles, interpreta Vinnie.
La frase Un giorno… un giorno i ragazzi del quartiere portarono le borse della spesa di mia madre fino a casa. E sapete perché? In segno di rispetto è stata inserita al termine della traccia Come uno su mille dell’album degli Articolo 31 Nessuno.
Alla fine del film è stata inserita la canzone My Way di Sid Vicious.
Ben 27 attori che hanno lavorato nel film si sono poi rincontrati nella famosa serie televisiva I Soprano, tra questi ci sono Lorraine Bracco, Michael Imperioli, Tony Sirico e Vincent Pastore.
Neanche Quei bravi ragazzi sfuggì all’attenzione dei creatori della saga di Grand Theft Auto nel trarre citazioni: per esempio in GTA: Vice City si sentono i pensieri del protagonista, Tommy Vercetti, espressi a voce nei momenti di transizione tra la fine di una sequenza e l’inizio di una missione, un po’ come a richiamare il modo con cui Ray Liotta (che nel gioco doppia proprio Tommy, il protagonista, un mafioso italoamericano) narra la storia nel film. Durante la missione Missed the Boat? in GTA: Chinatown Wars Huang Lee avrà una piccola discussione con un mafioso italiano che gli chiede se lo trova comico come un pagliaccio con domande del tipo “Credi che faccia ridere?”, rispondendogli seccamente “Ho visto anch’io quel film, cretino”. Il mafioso infatti si diletta in una pessima imitazione di Tommy DeVito nella scena più celebre di tutto il film, quando questi finge di offendersi ad una battuta di Henry Hill, così come Frank Vincent venne ingaggiato per il ruolo del boss mafioso Salvatore Leone in GTA 3, GTA San Andreas & GTA: Liberty City Stories.
Nell’ottava puntata della diciottesima stagione de I Simpson (Una coppia da Haw-Haw”) vi è un doppio riferimento a Quei bravi ragazzi. Bart diventa molto amico di Nelson e ciò gli apre le porte ad una serie di vantaggi. Vi è, quindi, una scena in cui i due ragazzi sono a scuola e, per recarsi in mensa, sfruttano un passaggio secondario, passando anche per la cucina. Qui vengono accolti dal direttore Skinner che, stringendo la mano a Nelson, fa preparare un tavolo apposito ai piedi di un palco allestito per lo spettacolo comico del giardiniere Willy. “Ero qualcuno in una scuola piena di nullità” sono le parole fuori campo di Bart che richiamano quelle di Henry Hill ad inizio film (“[…] per me significava essere qualcuno in un quartiere pieno di gente che non era nessuno”). L’intera scena, inoltre, è un chiaro riferimento a quella in cui Henry porta a cena Karen, dove cambia soltanto l’ambientazione della scena (ristorante nell’uno e mensa nell’altro), lasciando intatta la dinamica dell’azione. Si crea, quindi, un parallelismo tra i vantaggi della vita da gangster di Henry e quella da bullo di Nelson.