La nuova edizione del Med Film Festival, giunto al suo ventunesimo anno, si presenta più ricca che mai, sia per quanto riguarda la qualità delle opere selezionate, sia per le aree tematiche, che, come consuetudine, verranno proposte durante il corso della manifestazione. In complesso verranno proiettati quasi ottanta film, di cui più della metà anteprime italiane, europee e internazionali. Tutto fa presagire, a cominciare dal valore dei selezionatori, tra cui Giulio Casadei per il Concorso Ufficiale Amore e Psiche composto da dieci lungometraggi, Gianfranco Pannone per il Concorso Internazionale Documentari Premio Open Eyes con undici opere e Alessandro Zoppo per il Concorso Internazionale Premio Methexis con venti cortometraggi, la bontà di un’operazione culturale che da più di vent’anni porta avanti la propria incisiva azione di sensibilizzazione relativamente alla questione della convivenza delle diverse culture che coesistono nella macro regione Euro-Mediterranea. Senza scivolare nella retorica di un’indistinta apertura, ciò che qui si vuole promuovere è la messa in valore di un patrimonio ricchissimo che va tutelato e sostenuto, non solo riguardo alla qualità artistica in sé delle varie opere proposte, ma anche attraverso un coinvolgimento interculturale delle diverse professionalità in fase produttiva e post-produttiva, in riferimento a ciò che costituisce lo specifico percorso di realizzazione cinematografica. Mai come in questo momento il Med Film Festival si rivela un’esperienza umana, politica e sociale rilevante, laddove l’arte diviene quel territorio privilegiato a partire da cui promuovere la cooperazione dei popoli siti ai bordi di un mare, il Mediterraneo, spesso cantato da Albert Camus, o da Joyce, quando nell’Ulisse conia quella splendida espressione “sea-smiling” (sorriso di mare), o ancora da Nietzsche che, paragonandolo all’uomo che dorme, ci confidò che “il mare sogna”……..Un programma dunque ambizioso che dà corpo a un complesso mosaico composto da svariate tessere, tutte decisive ai fini del completamento del processo di realizzazione.
Quest’anno tra i vari film selezionati molti provengono dalla Siria (paese a cui è dedicato un Focus), dal Libano, Israele, Palestina, dai paesi del Nord Africa (Egitto, Marocco, Algeria, Tunisia), Turchia, Francia e Italia. Ad impreziosire ulteriormente quest’ultima edizione concorrono anche le giurie, composte da personalità del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo e della politica: per quanto riguarda il Concorso Ufficiale quest’anno giudicheranno i film selezionati i produttori Tilde Corsi e Gianluca Arcopinto, il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco, la giornalista Paola Saluzzi e, non ultimo, il giovane regista Toni D’Angelo; per il Concorso Internazionale Documentari: Crispiam Balmer, i registi Aurelio Grimaldi e Enrica Colusso, la montatrice e regista Marzia Mete e la scrittrice Igiaba Scego; infine a giudicare i venti cortometraggi in concorso è chiamata una giuria speciale composta da 8 studenti diplomandi provenienti dalle Scuole Nazionali di Cinema europee e mediterranee e dai detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso.
Diversi inoltre saranno gli ospiti che interverranno durante la manifestazione, soprattutto i registi delle varie opere, come Jonas Carpignano, Koudos Sehion, Rabah Ameur-Zaimeche, Hagai Levi, Fadi Yeni Turk, Ugo Gregoretti (che riceverà un premio alla carriera), Amir Azizi, Lamia Joreige, Paul Hamy, Jiliani Saadi, Anita Lamanna e Erwan Kerzanet.
Sarà presente anche una sezione denominata Perle – Alla scoperta del nuovo cinema italiano in cui si darà spazio ai nuovi autori emergenti, tra cui ricordiamo l’ottimo esordio di Eleonora Danco, N – Capace, e Gesù è morto per i peccati degli altri di Maria Arena.
Un Festival dunque straricco, che promette di regalare un’intensa settimana di buon cinema. Il Med Film Festival vi aspetta quest’anno dal 6 al 13 Novembre al cinema Savoy di Roma.
Luca Biscontini