Frank

Lenny Abrahamson indaga i processi che sono alla base della creazione artistica, puntando il suo sguardo sulla differenza che intercorre tra successo e viralità.

Prende spunto dalla carriera  musicale di Frank Sidebottom, all’anagrafe Chris Sievey, per svelarci la storia di Frank, un geniale quanto bizzarro leader di una band dal nome impronunciabile: Soronprfbs.

Frank (Michael Fassbender), indossa sempre una maschera di cartapesta che lo rende inespressivo, difendendolo però dal mondo esterno, che osserva attentamente e trasforma con abile alchimia in musica  e testi di assoluta originalità.

Siamo introdotti in questo microcosmo da Jon (Domhnall Gleeson) tastierista per “caso” del gruppo composto da altri quattro personaggi a dir poco borderline.

Un’opera a tratti molto divertente ma anche catartica, con momenti di rara intensità.

Con ritmo ben calibrato e un montaggio lineare Abrahamson filma con delicatezza e sincerità la misteriosa genesi dell’atto creativo. Ce lo mostra nel momento stesso in cui si compie e si rivela all’animo umano, sublimandolo.

Una ricercata colonna sonora (curata da Stephen Rennicks) non poteva che fare da cornice a questa splendida opera, dove ancora una volta Fassbender si conferma attore talentuoso e sensibile, riuscendo ad imprimere al suo personaggio la giusta “sfuggevolezza” e ricordando nel finale il catatonico Jack Nicholson di Qualcuno volò sul nido del cuculo.

All’uscita dalla sala impossibile non ritrovarsi a canticchiare I Love You All, canzone con cui Frank si rivela ai suoi amici e che conclude magistralmente il film.

Vittorio Zenardi