La 43ª edizione del Torino Film Festival, in programma dal 21 al 29 novembre 2025, si prepara a un momento di grande richiamo per gli appassionati e i cinefili della città: Antonio Banderas sarà ospite d’onore della kermesse torinese. L’attore spagnolo, interprete di fama internazionale che ha saputo attraversare linguaggi cinematografici diversi, dal sodalizio con Pedro Almodóvar ai ruoli hollywoodiani, arriverà al Teatro Regio nella serata d’apertura del festival per ricevere la prestigiosa “Stella della Mole”.
La consegna della Stella della Mole a Banderas non è solo un tributo alla sua carriera, ma un momento di riflessione sul suo percorso, fatto di coraggio nel reinventarsi e attraversare frontiere.
Il festival ha inoltre annunciato che, oltre alla cerimonia inaugurale, Banderas sarà presente anche il giorno seguente per introdurre la proiezione di Dolor y Gloria, opera altamente autobiografica realizzata da Almodóvar in cui l’attore ha offerto una delle sue performance più intense.
Il direttore del festival, Giulio Base, ha sottolineato come questa edizione voglia mettere in risalto «l’attore totale» che Banderas rappresenta. Colui che unisce carisma, tecnica e un’identità capace di attraversare culture e generi.
Il “peso” della Stella della Mole
La Stella della Mole è più di un premio: è un simbolo che racchiude l’anima stessa del Torino Film Festival, la sua vocazione a celebrare il cinema come arte viva e dialogante. Non si tratta di un riconoscimento legato solo al successo o alla popolarità, ma alla profondità di un percorso artistico che ha lasciato una traccia autentica.
Per Antonio Banderas, questo tributo assume un valore particolare. Rappresenta il riconoscimento europeo a un artista che, pur avendo conquistato Hollywood, non ha mai smarrito la sua identità mediterranea e il suo legame con il cinema d’autore. La Stella della Mole, nella cornice del Teatro Regio, diventa così il simbolo di un ritorno alle origini, un dialogo tra la passione viscerale delle sue interpretazioni e la raffinatezza culturale di una città che ha fatto del cinema la propria lingua madre.