A Palermo il documentario di Theo Kunz che mostra una città dove un gruppo di skaters cerca di riappropriarsi dei suoi spazi urbani durante le manifestazioni contro la legge per le pensioni. Metropole, proiettato in occasione della 17esima edizione di Sole e Luna Doc FIlm Festival in competizione per la categoria Shorts docs, è prodotto da CISA – Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive.
La trama di Metropole
A Lione un gruppo di ragazzi si ritrova per andare sullo skate e, alle volte, partecipare alle proteste. Siamo nel 2024: le piazze francesi si infiammano (letteralmente) contro la riforma pensionistica voluta dal loro presidente, Emmanuel Macron. In questo luogo agitato, il gruppo di ragazzi cerca di trovare il proprio spazio in una città grande, che però cerca di accogliere tutti, tra macerie e piazze a cui hanno dato fuoco. Con le loro tavole da skate attraversano la città cercando di far sentire la loro voce per rendere Lione una città a loro misura.
Trovare il proprio posto
Fa paura pensare di dover trovare il proprio posto in una città così grande. Poi ti accorgi che più gente c’è più puoi dimenticarti di loro
La camera di Metropole mostra la voce di ragazzi che cercano di trovare la loro dimensione in una città che dovrebbe appartenergli. “Siamo fortunati. Viviamo in una città bellissima”
I protagonisti del cortometraggio di Kunz guardano Lione seduti su un divano che loro stessi hanno posto su una collina: uno “spot” che condividono e che mantengono sempre pulito. Un punto di vista che permette loro di vedere dall’alto una città così grande nella sua interezza, e che ambiscono a conquistare. Una “città bellissima” dove convivono realtà diverse e dove, loro, tentano di trovare la propria: che sia in skate o tra le voci di protesta delle manifestazioni
Riappropriarsi dei propri spazi
I protagonisti di Metropole partecipano alla vita collettiva della loro città. Con i loro skate ci portano in giro nella Lione di ripide discese e piazze gremite di manifestanti contro la riforma delle pensioni. Tra le molteplici realtà che manifestano per far sentire la propria voce, loro cercano di trovare la propria per gridare.
È curioso come Theo Kunz alterni due tipologie di scene: da un lato si vedono quelle più silenziose dove con poche battute i compagni di skate commentano la realtà in cui si trovano, dall’altra la polifonia di voci diverse per sesso ed età nelle manifestazioni.
Le scene di Metropole sono ancora di grande attualità. Sebbene le proteste mostrate risalgano a un paio di anni fa, il popolo francese, come sempre ha fatto nella sua storia, continua a ribellarsi a un governo che vuole imporsi. Uniti, scendono in strada, dai bambini agli anziani, per protestare contro le scelte del potere. Da secoli nessuno può limitare la loro libertà.
Violenza e libertà
È bello vedere il popolo unito lungo le barricate, eppure le piazze in fiamme sono uno scenario ormai abituale, anche al di fuori del documentario. Senza cattive intenzioni, purtroppo a volte può capitare che la situazione perda il controllo a causa di pochi elementi che creano disagio durante le manifestazioni: succede ovunque, ma in città come Parigi e Lione accade con una certa regolarità. Questa componente altera l’ambiente e il ricordo della protesta insieme a un altro fatto spiacevole, come la violenza della polizia. Un ragazzo ne parla scherzando con i suoi amici dopo aver interagito con un agente, dicendo: “Sono pronti a tutto”. Il ragazzo imita l’uomo, immaginandolo mentre torna a casa e dice al figlio: “Oggi ho picchiato 30 persone, ed era tutto legale”. Anche la violenza, dunque, fa parte degli scenari mostrati in questi 20 minuti e che, purtroppo, possiamo vedere ancora oggi in televisione o dal vivo.
Il cortometraggio porta sullo schero e denuncia tutti gli aspetti dei manifestanti francesi: ne viene fuori un breve resoconto, completo e attuale, dove trovano spazio tante voci insieme al gruppo di skaters. Oltre alla violenza c’è anche qualcos’altro che possiamo carpire e che Metropole racconta in maniera diretta: la ricerca e l’affermazione di due libertà opposte ma complementari, sia individuale sia collettiva, che si ritrovano e trovano spazio unite nella protesta. Lo stesso spirito che forse ha animato i primi cuori rivoluzionari, tre secoli fa.
Metropole di Theo Kunz è disponibile anche su MUBI. Non perdetevi su Taxi Drivers gli aggiornamenti sul Sole e Luna Doc Film Festival a Palermo dal 15 al 21 settembre.