Mancano ormai solo due mesi all’uscita su Netflix dell’ultima stagione di Stranger Things. Come per i fan che la seguono da anni, anche per gli attori e gli altri professionisti che hanno lavorato alla serie vedere gli ultimi episodi sul piccolo schermo sarà emozionante.

In una intervista in occasione del Rose City Comic Con, David Harbour, l’interprete dello sceriffo Hopper, ha raccontato il suo punto di vista sul finale di serie.

Stranger Things 5 – come sarà l’ultimo episodio?

“Per me, le reazioni avvengono sempre a scoppio ritardato”.

Pochi personaggi come Hopper sono cambiati tanto dall’inizio di Strnger Things. Gli spettatori lo hanno conosciuto come un poliziotto alcolizzato distrutto dalla fine del suo matrimonio in seguito alla morte della piccola figlia. Conoscere Undi lo ha reso padre di nuovo, mostrando ai fan il suo lato più severo, ma anche affettuoso e vivace tra la seconda e la terza stagione, per poi vederlo lottare per la sua vita nel freddo di un gulag siberiano nella quarta. Col suo ritorno a Hawkins nel finale di stagione non è certo come sarà il suo personaggio nella quinta, forse un mix di tutto questo. Forse le parole di David Harbour stesso potrebbero rivelare qualcosa:

“Voglio dire, non posso dirti qual è stato il nostro ultimo giorno sul set, perché è un enorme spoiler, ma è stato un momento davvero importante… e non potevo credere che fosse il nostro ultimo giorno. Ho pensato: ‘Oddio. Hanno davvero programmato tutto in modo che la cosa più importante che accade nella serie per lui, in un certo senso, sia questo momento’. E quindi ero davvero concentrato a interpretare al meglio anche quel momento. E poi succede e basta, ed è finita.”

Stranger Things 5 – dire addio al cast

L’attore ha anche parlato di com’è stato per lui sapere di essere sul set con persone che ha conosciuto per la prima volta anni fa, alcuni di questi sono letteralmente cresciuti insieme:

“Conosco quei ragazzi, i fratelli Duffer, da 10 anni, e abbiamo passato così tanto insieme, e quel cast e quella troupe, è davvero difficile da elaborare. Mi ci sono voluti circa altri sei mesi per capire davvero come mi sentivo, a dire il vero. È passato tutto così in fretta. È stato molto, molto surreale”.

Alcuni utenti di internet hanno anche ironizzato su questo punto. Se nelle prime stagioni gli spettatori erano convinti dell’età anagrafica degli attori, col passare delle stagioni e dei problemi che hanno impedito l’uscita costante delle nuove stagioni è divenuto sempre più difficile far coincidere l’età dei personaggi con quella degli interpreti. Con i più grandi come Harbour è stato più semplice, ma nell’ultima stagione di Stranger Things i fratelli Duffer hanno dovuto mostrare in modo diverso personaggi come Mike, Undi o Will.

Se Hopper era il loro protettore nella prima stagione, cosa farà ora?