Dopo il successo della prima stagione, la seconda parte di Drugs sbarca su RAI Play con 8 nuovi episodi. È una produzione di OJ&I MILANO con la collaborazione di RAI Documentari.
Una docu-serie che scava nelle vecchie e nuove dipendenze – sessuali, digitali, emotive – storie raccolte dal basso tra chi le ha vissute sulla propria pelle. Sembrano solo scelte di libertà, o abitudini, ma possono distruggerti come e più di una sostanza.
Drugs: dipendenza, visibilità e vulnerabilità
La nuova stagione, un’esclusiva di RAI Play (disponibile dal 2 settembre), darà voce a chi vive tutti i giorni il dramma della dipendenza. Temi complessi, come l’eroina, il gaming, la cocaina, le legal highs e l’abuso di farmaci nei minori. La serie evolve per raccontare dipendenze spesso invisibili o sottovalutate, specie quelle legate al mondo digitale e ai comportamenti compulsivi post-pandemia. Bulimia, anoressia e fame emotiva e il cyber sex, il mondo di quelle content creator intrappolate in una spirale ambigua di sesso digitale e in bilico tra autonomia e dipendenza, visibilità e vulnerabilità.
Giovani autori per un pubblico di giovani
Inoltre, obiettivo puntato sul dating compulsivo, ossia la ricerca ossessiva di connessioni nelle app d’incontro, sul workaholism, cioè il burnout generazionale e la dipendenza dal lavoro. Si racconterà anche del fenomeno Hikikomori post-Covid, dell’isolamento giovanile e depressione, della paura di essere tagliati fuori, alimentata dall’iperconnessione (Fomo), della dipendenza affettiva, ovvero quando l’amore diventa tossico e pericoloso, e degli effetti collaterali del disinibitore chimico ribattezzato “ecstasy liquida”. Dipendenze spesso invisibili e sottovalutate raccontate in un progetto che unisce rigore e creatività, con lo scopo di sensibilizzare e informare, evitando ogni forma di retorica.
La scrittura delle storie è nuovamente affidata a Fabio Ilacqua, come showrunner del progetto che anche in questa edizione ha selezionato un team di giovani registi capaci di parlare a un pubblico più giovane con autenticità, empatia e impatto. La regia è di Anita Fronza, Fabio Ilacqua, Martino Ilacqua, Francesca Marra, Giovanni Benedetto Matteucci, Sophie Perazzolo, Mirko Salciarini, Michele Stella e Sonia Veronelli.
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