I quattro episodi della quarta – e ultima – stagione di Upload sono disponibili su Prime Video dal 24 agosto. L’aldilà digitale creato da Greg Daniels, già noto per il suo lavoro in The Office e in Parks and Recreation, chiude i battenti con un finale sorprendente ma dal sapore dolceamaro.
Qui tutte le notizie sulla serie.
‘Upload’: dove eravamo rimasti
Al termine della terza stagione di Upload la compagnia Horizen cambia nome, trasformandosi in Betta. Con la nuova identità la compagnia si pone l’obiettivo di eliminare tutti i duplicati illegali, tra cui le copie di Nathan (interpretato da Robbie Amell). L’episodio finale della terza stagione si è concluso, però, con un cliffhanger: quale versione di Nathan è stata cancellata, l’originale o la copia?
Il primo episodio della quarta stagione è ambientato qualche tempo dopo. Nora (Andy Allo) si rifugia nella realtà virtuale per superare l’assenza del suo Nathan. Intanto, le cose tra Ingrid (Allegra Edwards) e la sua versione di Nathan procedono a gonfie vele: i due stanno per convolare a nozze.
C’è, però, ancora un mistero da svelare: quale Nathan è sopravvissuto?

I pericoli della deriva digitale
Sebbene si tratti di una serie comedy ambientata in un futuro distopico, Upload mette in luce alcuni dei pericoli a cui le derive digitali possono condurre. La possibilità di un’Aldilà digitale, che garantisce una sopravvivenza dopo la morte, risponde in qualche modo al desiderio dell’essere umano di immortalità.
Il concetto di immortalità viene legato anche al motivo del privilegio: questo aldilà non è per tutti, ma solo per chi può permetterselo.
Tuttavia, nella serie i progressi della tecnologia possono portare a conseguenze complesse, fuori da qualsiasi tipo di controllo. Nonostante queste tematiche vengano affrontate in molte altre serie, come la ben più famosa Black Mirror, Upload sceglie di farlo in maniera del tutto originale.
Il post morte in questa serie diventa simile a un grande computer, con il suo immenso volume di dati – in questo caso, anime.
In questa quarta stagione, però, vengono messe in luce tutte le criticità di questo paradiso digitale. I progressi tecnologici sfuggono al controllo umano e finiscono per trasformare la vita in un database di dati e copie, svuotandola del senso più autentico. È qui che Upload trova la sua voce più originale: non punta solo a immaginare il futuro, ma a ricordarci quanto la tecnologia, seppur capace di estendere l’esistenza, rischi di sterilizzare tutto.