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Settimana internazionale della Critica

‘El pütì pèrs’: Pinocchio rovesciato

Le fiabe al contrario ci sembrano più vere e ci raccontanto qualcosa di più del mondo in cui viviamo

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In concorso cortometraggi alla 40° Settimana Internazionale della Critica, El pütì pèrs di Paolo Baiguera è una piccola fiaba atmosferica. In un sottobosco onirico una ricerca lenta e dilatata nel tempo ci accoglie con gentilezza e malinconia, mescolando la narrazione del reale con l’immaginario.

Prodotto da Ring Film, 5e6film e Andromeda Films, il cortometraggio è distribuito in Italia da Gioia Film.

C’era una volta un pezzo di legno

Il figlio di Claudio è scomparso tempo fa nei boschi della Fobbia. Da allora il padre lo cerca nei cuori degli alberi di pini che sdradica e lavora, convinto che il figlio vi sia nascosto dentro. 

Fiabe e favole sono i sistemi narrativi con cui cresciamo e muoviamo i primi passi nel mondo: per scoprirlo, comprenderlo e raccontarlo a nostra volta. Genere letterario profondamente legato alla narrazione letteraria ed entrato agilmente e abbondantemente nel lessico audiovisuale, la fiaba attrae ancora oggi per la sua natura malleabile e porosa e per il potere di trasformarsi, senza perdere la traccia mistica e ammaliante originale.

Sperimentare con la fiaba, prenderne le note più ruvide e quelle più sognanti, quasi sempre produce un esperimento che funziona.

El pütì pèrs è, alla fine, una fiaba ribaltata. Dalle origini del suo autore, dalle terre del suo sviluppo, emerge un Geppetto che non crea un bambino di legno ma scava il legno alla ricerca del suo bambino.

Claudio cerca per la foresta il figlio scomparso, Piero; lo cerca nella memoria e lo cerca nello spazio, senza la speranza di ritrovarlo ma nel tentativo di placare con la ricerca il dolore originale di perdere un parte di sé.

C’era una volta una fiaba e un’ opera di finzione documentaria

El pütì pèrs investe i boschi della Fobbia, nel Bresciano, di un’ estetica senza tempo e spazio. Una foresta quasi sospesa nell’aria umida, dove viene lasciato allo spettatore il compito di respirare insieme ad essa, e attendere.  Sopra ai suoni in presa diretta riverberano note precise e ossessive che riempiono il cortometraggio di incanto e di tristezza.

Un altro esempio sano della commistione ormai chiara tra il genere documentario e la narrazione finzionale. Una radice di cronaca reale, incarnata da attori non professionisti che comunicano in dialetto, si unisce senza forzature alla volontà di non essere un documentario osservativo in senso stretto, ma la resa fantastica, e concreta, di una storia che tocca la fiaba italiana per eccellenza sottolineandone le note più crude e quelle più eccezionali.

El pütì pèrs si unisce ad una nuova onda fortunata di cinema nazionale che passa per i festival e che ha il pregio di mostrarsi pensato e ricercato. Un cinema carico di silenzi ove le domande nascondono le risposte, per poi essere abbandonate anch’esse a una visione che si avvicina più all’opera artistica che al consumo d’intrattenimento.

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  • Anno: 2025
  • Durata: 13'
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Paolo Baiguera