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Jackie Chan: il Pardo alla Carriera al Locarno Film Festival 2025

Jackie Chan a Locarno: “A 71 anni posso ancora combattere”

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L’icona del cinema d’azione Jackie Chan ha ricevuto, la sera del 9 agosto, il Pardo alla Carriera al 78° Locarno Film Festival 2025. Con il suo sorriso contagioso e la consueta simpatia, l’attore e maestro di arti marziali ha sfilato sul red carpet stringendo due peluche a forma di panda, accolto da una folla entusiasta.

L’emozionante cerimonia si è svolta in Piazza Grande, dove Chan ha ritirato il premio dalle mani di Giona A. Nazzaro, direttore artistico del festival. Nel suo discorso, Nazzaro ha celebrato la carriera straordinaria dell’attore, sottolineando come Jackie Chan abbia saputo rivoluzionare il cinema d’azione grazie alla perfetta fusione di arti marziali e tempi comici: “Non c’è nessuno paragonabile a Jackie Chan”.

Il riconoscimento al Locarno Film Festival conferma ancora una volta l’impatto globale di Chan, protagonista di film cult come Police Story, Drunken Master e Rush Hour, e punto di riferimento per generazioni di spettatori e cineasti.

I ricordi di Jackie Chan nel suo discorso

“Ricordo un giorno di tanti, tanti anni fa – ha detto Jackie Chan nel suo discorso -. Mio padre stava cucinando per una grande cena all’ambasciata americana. Non avevo molto da fare in quel periodo, avevo 17 anni e stavo seduto in cucina a guardare mio padre cucinare tutto il giorno. All’improvviso lui si girò e mi disse: ‘figlio mio, io ho 60 anni e posso ancora cucinare. Tu potrai ancora combattere quando avrai 60 anni?’ Non sapevo cosa dirgli, ero sotto shock. Ma ora sono sicuro – oggi ho 71 anni e posso ancora combattere“.

“Quest’anno celebro i 64 anni di carriera nell’industria cinematografica. Vorrei condividere questo premio con tutte le persone che hanno lavorato con me – i registi, le star – mi hanno reso ‘non bravo’. Voglio ringraziare da lontano mia moglie, mio figlio Jaicee, che per la prima volta è venuto con me a un festival, e il Jackie Chan Stunt Team, che l’anno prossimo compirà 50 anni. Grazie ai fan, sono qui grazie a voi. Spero in un mondo unito, nell’amore e nella pace. Vi amo!”.

Scuola dell’opera di Pechino

“Ero pigro, monello, per questo mio padre mi mandò alla scuola dell’opera di Pechino a Hong Kong – ha ricordato Jackie Chan in un incontro tenutosi successivamente al GranRex -. Mi piaceva combattere e a scuola potevo passare tutto il giorno a farlo. [Dopo la morte di Bruce Lee] non si facevano più film d’azione, nessuno mi chiamava più. Poi un giorno mi arrivò un telegramma da Lo Wei, voleva rifare Fist of Fury. Ma non ebbe successo, per me era il protagonista sbagliato, il film sbagliato”. Da quel momento Jackie Chan cercò di prendere il potere sulla propria carriera e i propri personaggi. “In tutta l’Asia ora solo due registi sanno fare tutto – afferma – uno è Sammo Hung, l’altro è Jackie Chan. E comunque io sono meglio perché so cantare”.