The Chosen è una serie televisiva statunitense cominciata nel 2017. È ideata, scritta e diretta da Dallas Jenkins.
Si tratta della prima serie, composta da più stagioni, sulla vita e il ministero di Gesù di Nazareth. Ambientata principalmente nella Giudea e Galilea del I secolo, la serie è incentrata su Gesù e su coloro che lo conobbero, seguirono e interagirono con lui. La serie ha un sito dove poter guardare gratuitamente gli episodi, i dietro le quinte e le interviste al cast. Inoltre è disponibile anche su Netflixe Prime Video. La quinta stagione della serie è in arrivosu Netflix il 15 agosto.
La serie
La prima stagione della serie si svolge prevalentemente nella Galilea del I secolo, dove Gesù inizia a costituire il proprio gruppo e compie i primi miracoli. I tre episodi iniziali ci introducono ai personaggi e ci fanno già capire le dinamiche tra di loro. Dal quarto episodio, la trama comincia a prendere forma, con Gesù che chiama a sé i primi discepoli. La stagione si conclude con l’arrivo dei protagonisti in Samaria.
La seconda stagione parte dalla Samaria e si sposta man mano nelle regioni vicine, come la Siria e la Giudea. Gesù raccoglie intorno a sé altre persone e compie altri miracoli. Grazie a questo, la sua fama cresce, ma alcuni cominciano a vederlo come una minaccia. La serie si conclude con i preparativi per il famoso “Discorso della montagna”.
La terza stagione inizia da dove la seconda si era interrotta. I discepoli tornano a Cafarnao per riorganizzarsi prima di essere incaricati da Gesù di predicare a gruppi di due per varie regioni. Gesù invece torna per un periodo a Nazareth. Nel crescendo del finale di stagione, nella Decapoli e presso il Mar di Galilea, Gesù sfama migliaia di persone con pani e pesci e poi cammina sulle acque.
L’inizio della quarta stagione è incentrato sul destino di Giovanni Battista, prigioniero di Erode. I discepoli invece sono di nuovo a Cafarnao e la crescente popolarità di Gesù si traduce in un editto che lo condanna per essere un falso profeta. Il finale di stagione invece racconta degli eventi precedenti alla Passione e morte di Gesù.
Una storia molto umana
The Chosen è una visione della storia che tutti conosciamo raccontata in maniera intima ed umana. I discepoli di Gesù si arrabbiano, ridono, scherzano tra di loro, come un qualsiasi gruppo di amici. Per questo, a volte, guardando la serie, ci si dimentica quasi del fatto che racconti la vita del Messia, assomigliando più al racconto della vita di un gruppo di uomini dell’epoca. Riuscire a far passare il messaggio dei Vangeli in maniera leggera, coinvolgente e adatta a tutti è uno dei grandi pregi della serie.
Gli episodi non annoiano mai, merito anche di uno storytelling accattivante, che non ha niente da invidiare alle grandi produzioni. La serie inoltre riesce a mantenere un alone di mistero e ad avere un effetto sorpresa non rivelando subito i nomi dei personaggi. Questi, insieme a qualche indizio sulla loro identità, vengono scoperti a poco a poco, dando quindi allo spettatore il tempo di formare teorie su di loro.
Inoltre i discepoli e Gesù non sono rappresentati come “super uomini”, ma come comunissimi esseri umani. Anzi, ne vengono messi in risalto pregi e difetti. I discepoli sanno di non essere perfetti e per questo hanno spesso dei dubbi sul perché Gesù abbia scelto proprio loro. Si potrebbe addirittura dire che a volte essi patiscano una vera e propria “sindrome dell’impostore”. Non si sentono degni di seguire Gesù perché si vedono come semplici esseri umani.
Il rifiuto del cambiamento
La serie offre anche degli spunti di riflessione interessanti. Ad esempio, il fatto che sembra siano i romani, in teoria nemici degli Ebrei, quelli che accettano maggiormente la presenza di Gesù. Spesso chi non accetta una figura rivoluzionaria sono proprio le persone del suo stesso gruppo. I Farisei non temevano Gesù perché pensassero effettivamente che il suo insegnamento fosse pericoloso, ma perché temevano il cambiamento. Il messaggio di Gesù avrebbe portato a dei cambiamenti che avrebbero indebolito il gruppo e, dato che questo deteneva il potere, gli era conveniente che le cose rimanessero così come erano.
Il personaggio di Nicodemo nella prima stagione fa un discorso simile a uno dei suoi alunni. Da quando la figura di Gesù ha cominciato a diventare famosa, Nicodemo comincia ad avere dubbi sul proprio ruolo e sulla propria fede. Il suo discepolo invece segue alla lettera quello che dicono le scritture e vede Gesù come pericoloso. Durante un loro incontro, Nicodemo ricorda al suo alunno l’importanza di non seguire alla lettera gli insegnamenti del passato, ma di interrogarsi sempre e di mettere in dubbio ciò che si è imparato.
Il dubbio
La tematica del dubbio è uno dei temi ricorrenti della serie. Sia che sia dubitare di se stessi, sia che si riferisca a ciò che si sa. I discepoli per esempio mettono sempre in dubbio il loro essere degni di seguire Gesù. Ma mettono anche in dubbio la loro fede, soprattutto Simon Pietro. Nella terza stagione lui e la moglie perdono un figlio. Pietro si arrabbia con se stesso per non essere stato vicino alla moglie in un momento così delicato e poi, vedendo Gesù guarire gli altri, si adira con lui. Lo vede prodigarsi tanto per gli altri, ma non fa niente per chi gli sta vicino e così la sua fede vacilla.
Ma i discepoli devono anche essere dubbiosi nei confronti delle altre persone. Sanno che la figura del loro maestro è scomoda per tante persone e quindi non sanno mai di chi si possono fidare quando arrivano in un posto nuovo. Vorrebbero che più persone possibili conoscessero Gesù, ma allo stesso tempo sanno che più diventa famoso più nemici si farà. Per questo sono sempre sull’attenti e molto protettivi nei confronti del loro maestro.
Produzione
Dopo che Jenkins ha notato che non era mai stato realizzato un ritratto di Gesù, sotto forma di serie tv, che potesse essere “guardato senza sosta”, ha deciso di creare la serie, in collaborazione con Angel Studios.
Con l’intenzione di distaccarsi dalle precedenti rappresentazioni di Gesù, ha creato un arco narrativo incentrato maggiormente sulle persone che hanno incontrato Gesù e lo hanno conosciuto in prima persona. Nelle interviste ha affermato che cercava di presentare Gesù in un modo che fosse più “personale, intimo, e immediato”.
I produttori dello spettacolo hanno utilizzato principalmente il crowdfunding sulla piattaforma Angel Studios per finanziare la produzione. Ad oggi la serie continua ad essere il progetto cinematografico di maggior successo finanziato tramite crowdfunding. Ulteriori entrate derivano dalla concessione di licenze ad altre piattaforme di streaming e reti TV, come Amazon Prime Video, Peacock e Netflix. La vendita di merchandise e video fornisce ulteriori fonti di reddito, così come le prime limitate proiezioni nei cinema.
Cast e personaggi
Se la serie ha avuto successo, è anche merito di un cast che ha saputo interpretare i personaggi in maniera magistrale, rendendo la storia viva e reale. Il difficile compito di interpretare Gesù è affidato a Jonathan Roumie, un Gesù carismatico e umano. I personaggi dei dodici apostoli, fin dalla loro introduzione, sono ben caratterizzati, riuscendo a farne comprendere allo spettatore il temperamento.
Una menzione speciale va al personaggio di Matteo, che in questa serie viene rappresentato in modo peculiare. Matteo (Paras Patel) è un esattore di tasse e, una volta che viene chiamato da Gesù, diventa lo scriba ufficiale del gruppo. È molto bravo con i numeri ma incapace nelle relazioni umane. L’ossessione per i numeri e la difficoltà di capire le emozioni potrebbero fare pensare che sia una persona nello spettro autistico. La teoria è ancora più rafforzata da alcuni tic del personaggio e dal fatto che non riesca a tenere ferme le mani quando parla.
Inoltre la serie aggiunge anche dei personaggi che non sono presenti nel canone evangelico, come Eden (Lara Silva), la moglie di Pietro, e la moglie di Nicodemo. Soprattutto la prima ha un ruolo molto importante per lo sviluppo del personaggio di Pietro, e la relazione tra i due è uno dei punti focali della terza stagione.
Anche il personaggio di Maria (Vanessa Benavente) è interessante. Madre di Gesù, diventa un po’ la madre dei dodici apostoli. Li va spesso a trovare e si preoccupa per loro e per il figlio. Nonostante Gesù sia chiamato a un compito importante, sua madre soffre, come qualsiasi altra madre, a veder andare via di casa il figlio e non poterlo più proteggere.