“Il problema abitativo rimane a tutt’oggi un’ossessione irrisolta per molte famiglie povere in cerca di una risolutiva stabilità di vita.Federica Di Giacomo ha indagato il groviglio di esistenze al limite del sostenibile che ruota intorno agli agglomerati di case popolari della periferia di Bari.”
Il problema abitativo rimane a tutt’oggi un’ossessione irrisolta per molte famiglie povere in cerca di una risolutiva stabilità di vita.Federica Di Giacomo ha indagato il groviglio di esistenze al limite del sostenibile che ruota intorno agli agglomerati di case popolari della periferia di Bari, raccontando d’una silenziosa e crudele guerra che si gioca tra proprietari (spesso soli e anziani) col timore di perder il proprio alloggio e abusivi sempre pronti ad occupare con la forza (della disperazione) ogni spazio lasciato incustodito.
Seguendo esemplarmente l’amara quotidianità di quattro “personaggi”con base in questo orrido alveare, tutti colti nelle difficoltà di una solitudine acuita e condizionata proprio dal necessario ancoraggio alla propria casa-prigione, Housing porta alla luce – in quella che sembrerebbe una semplice e limpida registrazione degli eventi – la teatralità popolare e la terribile comicità di individui tanto spiazzati e clamorosamente in difficoltà quanto in grado di ribaltare in chiave ironica ogni momento della loro vita.
Denuncia dello stato delle cose e spettacolo della miseria qui si compensano e si compenetrano, tra sguardi rivolti direttamente in macchina, azioni al limite del grottesco (il manichino in stanza, le chiacchiere al balcone) e della farsa (la visita al sindaco Emiliano), e soprattutto nella dialettica tra legittimi abitanti e “assaltatori”: questi ultimi, sempre nominati dagli altri come fonte di inquietudine e di pericolo, per strategia narrativa (o per necessità?) rimangono “mai visti”, fantasmi che si aggirano dietro le porte senza che se ne scorga traccia alcuna. In pieno stile assurdo, essi vivono attraverso i paranoici racconti che gli altri fanno di loro, nel perpetuarsi di uno “stanno arrivando” tipico di tanto immaginario apocalittico.