Le indagini del comandante Saint Barth è una miniserie di produzione franco-belga, che mescola il crime con la commedia. La storia è incentrata sul comandante Gabriel Saint-Barthèlèmy (Florent Peyre), un uomo bizzarro pronto a tutto pur di fermare il crimine. La miniserie è disponibile su Sky e su Now.

Un detective atipico
Il comandante Saint Barth è un detective stravagante, eccentrico, dai metodi poco ortodossi. Saint Barth, cresciuto nell’isola di Grande-Terre a Guadalupa, fa ritorno per indagare su misteriosi omicidi. Nell’isola caraibica, il comandante dovrà fare i conti non soltanto con il crimine, ma anche con dinamiche personali.
Saint Barth è il tipo di detective che non si vede spesso, un uomo affascinante che somiglia più a un turista che ad un rappresentante della legge; nell’isola lavora alle indagini dedicandosi molto tempo libero.

Tra commedia e giallo
Le Indagini del comandante Sainth Barth unisce la commedia con il giallo, offrendo allo spettatore un sorriso e una serie di delitti che vengono risolti in maniera goffa e atipica. La miniserie è certamente indirizzata ad un ampio pubblico, adatta a chi ama la commedia e a chi ama il poliziesco. La commedia ruota tutta attorno al comandante, il personaggio che trascina la serie attraverso i suoi modi di fare non convenzionali.
La miniserie combina in maniera mediocre i due generi, conducendo lo spettatore alla verità delle indagini con un pizzico di leggerezza, una leggerezza rappresentata dal comandante Sainth Barth e dai suoi modi di fare.
La commedia si limita a strappare qualche sorriso senza andare oltre. A tratti assume le vesti del trash, dando agli spettatori l’impressione di trovarsi di fronte a un reality show in cui i personaggi devono risolvere dei delitti su un’isola caraibica.
Il giallo è caratterizzato da una superficialità del comandante Sainth Barth e dall’ assurdità delle sue azioni. La scoperta dei colpevoli sembra essere portata avanti senza faticare più di tanto: questo è il talento del comandante.

Semplice e senza impegno
La miniserie parte da un’idea intrigante ma che non riesce a convincere una volta applicata. Certamente il comandante Sainth Barth, personaggio simpatico e fuori dagli schemi, è l’unico che riesce da solo a tenere in piedi la miniserie, ma la regia non rende e il montaggio è caratterizzato da stacchi imprecisi e disorientanti.
Una miniserie certamente non complessa e non impegnativa, adatta all’ estate, che non riesce però a sfruttare uno dei suoi punti di forza: la location. Girata nell’isola tropicale, la miniserie si trova a fare i conti con un cast sotto la mediocrità, e con una regia del tutto inesperta. La fotografia è fin troppo colorita e non riesce a intonarsi con l’ambiente tropicale.
Il comandante Saint Barth è certamente il punto di forza, il protagonista che riesce a strappare un sorriso e risolvere i delitti senza sforzarsi più di tanto. L’atipicità e il modo di svolgere le indagini attraggono lo spettatore che cerca qualcosa di non convenzionale.
Lo spettatore del piccolo schermo può certamente trovarsi soddisfatto se è alla ricerca di una miniserie non impegnativa e che possa dare freschezza alla sua estate. La location è ideale per una miniserie distribuita in estate, ma resta il rimpianto di non averla valorizzata a fondo.