La serie Netflix Squid Game è arrivata alla sua terza e ultima stagione. Alla fine dell’ultima puntata viene introdotto un evento che lascia intendere la continuazione del macabro gioco ma in un altro luogo, cioè gli Stati Uniti. (Attenzione spoiler) Infatti una nuova reclutatrice, interpretata da Cate Blanchett, gioca a Ddakji con un eventuale concorrente. In questo caso però si trovano a Los Angeles e non in Corea del Sud.
Ovviamente l’idea di un possibile remake si è fatta ancora più certezza, soprattutto considerato che la storia raccontata da Squid Game si presta ad essere riproposta in altri luoghi.
‘Squid Game’: il regista parla del finale
Il creatore di Squid Game, Hwang Dong-hyuk, ha ribadito più volte che la scena finale non era intesa come l’introduzione ufficiale di un nuovo progetto, ma come una conclusione d’impatto per la storia principale, veicolando un messaggio universale. Il suo intento era comunicare che, anche se un sistema crolla, un altro è sempre pronto a prenderne il posto, perpetuando un ciclo. Hwang Dong-hyuk aveva inizialmente pensato a un finale più ottimista per Squid Game, con Gi-hun che tornava negli Stati Uniti per sua figlia. Ha cambiato idea quando ha capito di poter riflettere le problematiche globali attuali, la crescente disuguaglianza e la minaccia di guerre.
Ha spiegato a Variety di aver desiderato una reclutatrice donna, “qualcosa di diverso e più potente”, e che Cate Blanchett era sempre stata la scelta ideale per comunicare il messaggio in pochi secondi. Nonostante le apparenze, Hwang ha quindi chiarito che la scena “non è legata a nulla di ufficiale”. Il creatore non ha ricevuto comunicazioni da Netflix riguardo a un progetto statunitense, pur essendo a conoscenza dei rumors.
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David Fincher alla regia
Secondo le voci più insistenti, David Fincher dirigerà Squid Game: USA. Su questo punto, Hwang mantiene la cautela:
«Non ne so nulla ufficialmente. Ho solo letto le stesse notizie che avete letto voi. Ma sono un grande fan di Fincher. Se davvero dovesse fare una versione americana, sarei il primo a guardarla il giorno dell’uscita».
Per quanto riguarda il suo coinvolgimento creativo, Hwang è esplicito:
«Se si trattasse di un’altra stagione principale, allora sì, dovrei essere coinvolto direttamente. Ma se è un adattamento americano, posso contribuire con qualche idea. Non sento il bisogno di essere totalmente operativo in un progetto così, a meno che non serva davvero il mio apporto».