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‘Boléro’. Il biopic su Maurice Ravel

Dal Milano Film Fest il film di Anne Fontaine sulla vita del famoso compositore francese. Al cinema dal 28 Agosto

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Boléro di Anne Fontaine (Coco avant Chanel – L’amore prima del mito; Two Mothers) è un biopic sulla vita di Maurice Ravel, compositore, pianista e direttore d’orchestra francese celebre, soprattutto, per il “Boléro”, brano per orchestra che si rifà a una musica spagnola del XVIII secolo.

Il film, presentato in concorso alla I edizione del Milano Film Fest, è distribuito in Italia da Movies Inspired dal 28 Agosto .

Boléro. Un film che scandaglia gli ultimi trent’anni di vita del compositore

Nella scena iniziale vediamo un primo piano degli stivaletti della ballerina Ida Rubinstein (Jeanne Balibar) che affondano in una strada fangosa per raggiungere un uomo che l’aspetta davanti all’ingresso di una fabbrica. L’uomo è Maurice Ravel (Raphaël Personnaz) che, dopo aver ricevuto l’incarico dalla famosa ballerina di scrivere un brano per una sua esibizione, tenta di farle apprezzare il suono incessante e ripetitivo dei macchinari in movimento, che le sue orecchie da musicista percepiscono non come un rumore ma come una musica che lo ispira e lo porterà a comporre la sua famosa composizione.

Il film, con varie ellissi temporali, si muove lungo l’arco della vita di Ravel, raccontandone gli ultimi trent’anni, dagli inizi del secolo fino al 1937 anno della morte, causata, molto probabilmente, da una grave malattia neurodegenerativa.

La regista Anne Fontaine. Foto di Giulia Virgara per Taxi Drivers

Nel film di Fontaine si intrecciano il Ravel intimo e privato e quello pubblico

Il Ravel privato e quello pubblico, eccelso e acclamato musicista, si intrecciano nel film della Fontaine, che racconta la vita di un uomo tormentato, apparentemente asessuato in quanto completamente assorbito dalla musica, nonostante fosse sempre attorniato da donne affascinanti. Nel film, infatti, compaiono oltre alla Rubinstein l’amica-musa Misia Sert (Doria Tillier) sposata con un uomo che non ama e che si lascerebbe conquistare da Ravel se solo l’uomo, innamorato della donna, fosse in grado di lasciarsi andare ai sentimenti, e la pianista e amica Marguerite Long (Emmanuelle Devos). Si tratta di presenze femminili importanti che condividono con il compositore ansie e successi.

Girato in parte nella villa che fu proprio di Ravel a Montfort-l’Amaury, Anne Fontaine cresciuta, come lei stessa racconta, immersa nella musica (il padre era organista alla cattedrale di Lisbona), costruisce un film che ruota attorno alla figura di Ravel e che, come il suo “Boléro” costruito con una evoluzione ritmica e ripetitiva, parte lentamente per poi raggiungere l’apice nel finale. Un’opera che mostra il dolore dell’uomo Ravel, il suo tormento, la sua genialità ma anche il suo essere spesso incompreso, sino a quando, a causa della sua malattia, diventerà, per ironia della sorte, incompreso a se stesso, senza essere più in grado di riconoscere le proprie opere .

Bolero cinematographe.it

Ne deriva un film corretto, che non mostra particolari squilli ma nemmeno cadute di tono, in cui la musica prende il sopravvento, ovviamente con le note ipnotiche dell’opera del compositore più conosciuta a livello mondiale, ma anche di quelle meno note e delle musiche di altri grandi quali Chopin, Tchaikovsky e Gershwin, o come il jazz scoperto e apprezzato nei jazz club di New York durante una tournée americana.

 

Gli articoli di Marcello Perucca

Boléro

  • Anno: 2024
  • Durata: 120'
  • Distribuzione: Movies Inspired
  • Genere: Biografico
  • Nazionalita: Belgio, Francia
  • Regia: Anne Fontaine
  • Data di uscita: 28-August-2025