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Cannes

Un Poeta: Sognare i propri fallimenti e metterli in scena

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Ne Un Poeta, si coglie fin dal primo istante quella grinta spensierata e divertita di chi esordisce in grandi palinsesti. Il film, in selezione ufficiale Un Certain Regard di Cannes 78, spicca (in positivo) fra le promesse, giocando a carte scoperte, senza troppe maschere  nell’impostare il suo discorso.

Oscar Restrepo interpretato da Ubeimar Rios

Oscar Restrepo, alter-ego futuro e immaginario del suo autore, Simón Mesa Soto (per sua stessa dichiarazione), predica di essere un poeta, uno di quelli che veicola la sofferenza nei suoi scritti: roba impegnata, quindi. Un’interessante punto di ingresso nella psicologia di un personaggio che è invece a tutti gli effetti perdigiorno, inetto, alcolista, trasandato e disoccupato. Ma nella sua vita ci sono state una moglie (che lui prova a tenere con tutte le sue forze) e soprattutto una figlia.

Ecco che il trauma diventa motore narrativo: essere padre di una tardo adolescente a cui non contribuisce né affettivamente ne materialmente.

La necessità impellente della ricerca di un lavoro è dovuta proprio alla retta universitaria che la figlia addirittura non pretende, per pudore e difesa della dignità dei genitori di umili origini. È la madre ad incoraggiarla, sì con parole carine ma, soprattutto, con atti concreti come un prestito da saldare a rate.

Nell’orgoglio di voler rimanere un uomo realizzato nella Colombia dei giorni nostri, Oscar cercherà un riscatto non solo sociale (nei confronti della figlia), ma anche umano. A questo punto, entra il personaggio di Yurlady: una studentessa in carne a cui Oscar insegna poesia. Oscar nota (grazie alla sua particolare sensibilità e intelligenza artistica) il suo talento, a cui vuole aggrapparsi, per rendersi e sentirsi responsabile della giovane ragazza. È il suo modo per essere vivo. L’unico problema, che diventa divertente solo agli occhi dello spettatore perché il protagonista sembra crederci fino in fondo, è il disinteresse della ragazza per la poesia, per la quale è solo un passatempo come lo sono il make-up, le unghie e i capelli.

Simón Mesa Soto dichiara che il film nasce da uno dei possibili futuri immaginati per se stesso di qui a vent’anni, un’ipotesi di autobiografia nel caso in cui fallisca col cinema. Il film infatti si dipana per tutta la seconda parte su un concorso di poesia alla quale la giovane studentessa è ammessa, e in cui c’è la possibilità di un ritorno economico in caso di vittoria. Il denaro al centro del discorso impone una riflessione fra arte e mercato, e in questo la figura del poeta è una delle tante possibili per rappresentare il ruolo del regista nel contemporaneo (nelle ultime stagioni protagonista è stato l’architetto, anche se con uno sguardo sul passato piuttosto che sul futuro).

Forse anche da queste riflessioni, più ideologiche che pratiche, Mesa Soto ha tracciato le sue modalità di messa in scena particolarmente spontanee: la pellicola 16 mm che tratteggia i bordi dell’inquadratura, la camera a mano in costante riposizionamento, il montaggio jazz, gli zoom fulminei con cui condisce gli sketch comici. Le scelte formali risultano coinvolgenti grazie alla brillante sceneggiatura (che nella sapiente mescolanza di drammaticità e risate ricorda capisaldi come C’eravamo tanto amati oppure L’appartamento) e l’interpretazione da Ubeimar Rios. Il volto e il corpo dell’attore assumono una dimensione talvolta da maschera; non a caso buona parte degli sketch sono slapstick pura (in questi termini si capisce anche la scelta di una ragazza in carne per il ruolo di Yurlady, il cui corpo sarà luogo di indagine per tutta la seconda metà del film).

Gli elementi tragicomici riescono al meglio proprio nel momento in cui, pur soffrendo le condizioni del protagonista (talvolta sembra bersagliato come un classico personaggio hitchcockiano) non si riesce a fare a meno di riderne.

Un Poeta si è aggiudicato il Prix du Jury nella sezione Un Certain Regard a Cannes 78.

Un Poeta

  • Anno: 2025
  • Durata: 120
  • Nazionalita: Colombia
  • Regia: Simón Mesa Soto