Il 15 aprile di ogni anno, il nostro paese festeggia orgogliosamente il Made in Italy celebrandone la creatività, la grandezza e l’importanza storica e contemporanea. La data non è un caso, visto che il 15 aprile del 1452 nasceva Leonardo Da Vinci, genio italiano famoso in tutto il mondo, artista acclamato a livello globale e grande studioso. Per l’occasione, lo stesso colosso dello streaming ha deciso di rendere speciale questa giornata. Così, dal 15 aprile al 15 maggio, alcuni dei più grandi capolavori del nostro cinema saranno disponibili in streaming per tutti gli abbonati nella sua nuova collezione Il grande cinema Made in Italy: Netflix ha più di una sorpresa da regalarci questo mese.
Ecco intanto qui di seguito tutti gli altri titoli in uscita su Netflix ad aprile 2025.
I capolavori di Fellini
8½, realizzato nel 1963 da Federico Fellini, deve il nome alla particolare filmografia che aveva composto la carriera del regista con sei film personali, due in collaborazione e un ‘mezzometro’, che lo rese di fatto il suo ottavo film e mezzo. Vincitore di due premi Oscar, la pellicola racconta di Guido Anselmi, immortale nel cuore degli italiani, un regista colpito da una crisi creativa che gli rende complicato lavorare. La storia di 8½ è un viaggio confuso tra sogni, realtà e ricordi, in un discorso più grande in cui Fellini riflette sulla vita, sull’arte, sulla confusione individuale. 8½ ha segnato la storia del cinema, diventando dalla sua uscita punto di riferimento per i giovani registi successivi.
Sempre del maestro Fellini, per Il grande cinema Made in Italy: Netflix ci porta La dolce vita, un indimenticabile della nostra filmografia, diretto nel 1960 e tra i più iconici del cinema del Bel paese. Il titolo prende luogo a Roma, la città eterna, e protagonista è Marcello Rubini, iconico in tutto il mondo. Rubini è un giornalista che si muove qua e là tra feste, cinema e un’accanita ricerca di qualcosa di vero nella superficialità del mondo. La dolce vita sceglie così di raccontare l’eterno contrasto tra il desiderio di una vita appagante e significativa, e il vuoto incolmabile portato dalla modernità. Alcune scene del film di Fellini, come quella nella Fontana di Trevi, hanno attraversato la memoria di generazioni intere, e contemporaneamente condiviso con loro un amaro ritratto dell’Italia del dopoguerra.

‘8½’, fonte: Federico Fellini
Il grande cinema Made in Italy: Netflix ci porta Rossellini
Non potevano poi mancare le opere eterne di Rossellini. Netflix ci regala così Roma città aperta, simbolo della rinascita del paese dopo la seconda guerra mondiale e girato subito dopo la liberazione; un ritratto crudo e intenso della profonda dignità che caratterizza l’uomo, anche nonostante le inguaribili ferite lasciate dalla guerra. Segue Paisà, sull’avanzata degli Alleati dal 1943 al 1945. Lingue, culture e persone comuni si mescolano e s’incontrano in una guerra raccontata dal basso, dalle persone comuni. Non ci sono eroi, in quest’opera di Rossellini: solo umani. Persone che offrono uno sguardo nuovo e fragile, frammentato, ad un paese che resiste alla distruzione.
Infine Germania anno zero, del 1948. Attori presi dalla strada e l’ambientazione tra le vere macerie della città di Berlino resero il film un’opera cupa e violenta nella sua sincerità. Protagonista del film è Edmund, bambino solo e abbandonato tra i resti di quella che un tempo era la grande città, e ora niente più che una pila di macerie. Rossellini abbandona la Resistenza e la dignità dei feriti per mostrarci il lato più terribile della guerra, con le sue conseguenze e vittime, e gli effetti devastanti della sua mano sull’anima dell’uomo.

‘Roma città aperta’ (1945), fonte: Roberto Rossellini
Troisi e Benigni
Poi, se desideriamo piangere ancora un po’, allora ecco pronto La vita è bella, vincitore agli Oscar e marchiato nel cuore di tutti gli italiani. Il film, realizzato nel 1997 da Roberto Benigni, mescola ironia e tragedia per raccontare la realtà dell’Olocausto. Guido, uomo allegro e brillante, amante della vita, conquista la donna amata e insieme hanno un figlio, Giosuè. All’arrivo delle leggi razziali la famiglia si ritrova deportata in un campo di concentramento, e là Guido è deciso a proteggere l’innocenza del piccolo. Il campo diventa allora il luogo di scontro per un gioco a premi, per vincere l’ambito carro armato. Si tratta di un’opera dolceamara sulla forza della speranza e della vita, che ha commosso e continua a commuovere spettatori in tutto il mondo.
Immancabile alla lista è Massimo Troisi, che vedremo sia in Ricomincio da tre, del 1981, sia al fianco di Roberto Benigni in Non ci resta che piangere. Il film uscì nelle sale italiane nel 1984 e vedeva come protagonisti Mario e Saverio, magicamente teletrasportati indietro nel tempo. È l’anno della scoperta dell’America e i due intraprendono un viaggio comico e assurdo nel Medioevo, tra paesini e briganti e tentativi disperati di adattarsi alla situazione. Il duo ha conquistato l’immortalità con le loro gag comiche e l’incredibile inno all’immaginazione che hanno saputo creare.

Un’immagine da ‘La vita è bella’, fonte: Roberto Benigni
Il cinema che racconta il cambiamento
Arriviamo al momento giusto con Il Gattopardo, visto il fenomeno che l’omonima serie Netflix è diventata in pochi giorni. Realizzato nel ‘63 da Luchino Visconti, il film è ambientato nella Sicilia del 1860 e racconta della fine dell’aristocrazia classica e dell’avvento della borghesia. Don Fabrizio Corbera, principe di Salina, è un uomo intelligente che comprende che il mondo sta cambiando, e che nulla potrà impedirlo. Il film è un grande discorso sul cambiamento, sull’evoluzione e la modernizzazione, sullo sfondo di un cambiamento sociale che cambiò per sempre l’identità italiana.
E se durante la nostra maratona per il Made in Italy Day desideriamo una parentesi più leggera, allora ecco che Netflix mette a disposizione anche Fantozzi. Il film comico, conosciuto da tutti gli italiani, uscì nel 1975 e racconta la vita di Ugo Fantozzi, interpretato dall’indimenticabile Paolo Villaggio. Fantozzi è un uomo qualsiasi, sempre in ritardo, con un lavoro comune e dei tremendi superiori che lo maltrattano. Il film, nonostante l’impronta comica, vuole mettere in mostra una critica profonda alla società italiana. E a quelle che furono le conseguenze del boom economico: il conformismo, l’alienazione, la burocrazia. Fantozzi è diventato non un protagonista di cui il popolo si è fatto beffe, ma il portatore della verità che tutti gli operai conoscevano. E capace di un’ironia che resiste a ogni dolore.
Aggiungiamo a questo Made in Italy Day l’incredibile mano di Sorrentino, con La grande bellezza. Il film, realizzato nel 2013 e vincitore all’Oscar nel 2014, è una riflessione profonda sulla decadenza moderna e il vuoto esistenziale che ne consegue, tutto sulla spinta della ricerca della famosa grande bellezza. La bellezza autentica e difficile da trovare, poiché schiacciata dalla superficialità e dal consumismo. Sorrentino riflette sulla solitudine dell’individuo moderno attraverso il suo Toni Servillo, che dopo una vita di eccessi riconosce di non aver sperimentato autentiche, brucianti emozioni. Sullo sfondo di una Roma bella da far male e oscura al tempo stesso, Servillo si ritrova davanti alla più triste verità dei nostri tempi. Quanto sia difficile trovare un senso a questo mondo, che sembra per primo aver perduto la propria profondità.

Un’immagine da ‘La grande bellezza’, fonte: Paolo Sorrentino
Il grande cinema Made in Italy: Netflix e Sergio Leone
Gli amanti più accaniti del nostro cinema potranno gioire poi per l’aggiunta di Per un pugno di dollari. Il film western di Sergio Leone, datato 1964, è l’inizio della celeberrima Trilogia del dollaro. Con protagonista Clint Eastwood, il film appare desolato e violento. Racconta la storia di un misterioso pistolero che s’infiltra in un antico conflitto tra due famiglie per guadagnarne qualcosa. La regia di Sergio Leone e la musica di Ennio Morricone hanno reso questo film immortale, contribuendo alla creazione di un nuovo tipo di eroe. Pragmatico, solitario, lontano dagli stereotipi tipici dei western precedenti. Il film ha influenzato per sempre l’industria cinematografica, e ha mostrato un nuovo lato del western oltre a quello dei modelli americani largamente diffusi fino ad allora.
E ci sono molti altri titoli ancora. Sempre di Sorrentino potremo vedere È stata la mano di Dio, uscito nel 2021. E il famoso I cento passi di Marco Tullio Giordana, uscito nel 2000, sulla vera storia di Peppino Impastato e la sua lotta contro la mafia. Benigni ci porta un po’ della sua splendida commedia con Johnny Stecchino, del 1991, e l’equivoco più amato della sua carriera. Seguono anche Mediterraneo, di Gabriele Salvatore, del 1991, Parenti serpenti, del 1992, Un giorno in Pretura e Un americano a Roma.
Il Made in Italy Day apre insomma le porte ad un mese di fantastici rewatch e all’opportunità di recuperare, per i neofiti appassionati, capolavori intramontabili del nostro cinema. I titoli saranno disponibili dal 15 aprile fino al 15 maggio 2025, perciò sarà meglio sfruttare al meglio questi trenta giorni e tornare, almeno per un po’, nel passato del nostro cinema e attraverso i momenti in cui ha fatto la storia.

‘Per un pugno di dollari’, fonte: Sergio Leone
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