Primo film in cartellone per la sezione K-Cinema Today al Florence Korea Film Festival 2025Güle Güle è una rom-com per certi versi un po’ anomala, ma sicuramente riuscita.
Il lungometraggio, diretto da Ko Bong-soo, è ambientato in Turchia e vede protagonista un gruppo di coreani in visita, per motivi diversi, nel paese medio orientale. Tra gli interpreti del film indipendente: Jungchun, Lee Hee-jun, Seo Ye-wha, Shin Min-jae.
La sinossi di Güle Güle
Dae-sik, un uomo che non riesce a superare i rimpianti del passato, è in viaggio di lavoro con il suo capo. Nel frattempo, Jeong-wha, insoddisfatta della sua vita, parte per un viaggio in Turchia con il marito Byung-sun. Durante il tour organizzato dal capo di Dae-sik, l’uomo incontra Jeong-wha, una vecchia compagna di università che lo aveva respinto. Tra imbarazzi, rancori e dubbi sulla relazione tra Jeong-wha e suo marito, il viaggio prende una piega inaspettata e complessa. (Fonte: Korea Film Fest)
La recensione
Una rom-com diversa da quelle alle quali siamo abituati. Güle Güle diverte, intrattiene e convince. Ha tutte le carte in regola per giocare con i personaggi, tutti ben costruiti, con l’ambientazione e con le dinamiche che si instaurano tra i partecipanti a questo viaggio. E le gioca tutte bene, passando da un parallelismo iniziale a una serie di contrasti nella seconda parte che, oltre a portare lo spettatore a tifare, creano anche divertenti dinamiche.
Si inizia fin da subito in maniera sorprendente perché la storia non è in Corea, ma in Turchia. Conosciamo prima Dae-sik e il suo capo e soltanto dopo la giovane Jeong-wha e il marito. Le due coppie vengono accostate in un montaggio alternato che ci permette di comprenderne similitudini e differenze. Due personaggi esuberanti che si rapportano con due persone più pacate e remissive e una serie di dinamiche che li vedono coinvolti, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, che permettono di inquadrare lo status di entrambe le parti. Un parallelismo, quello tra le due coppie, che continuerà con il progredire del film e attorno al quale ruoterà l’intera vicenda.
Personaggi di Güle Güle
Uno degli elementi in grado di convincere nella commedia di Ko Bong-soo è sicuramente il divertimento. Fatta eccezione per i due protagonisti, nessuno dei personaggi si prende sul serio.
Che divertimento c’è nella vita se non si beve?
E in effetti è proprio questo bere a scatenare una serie di dinamiche tra i personaggi. Il marito di Jeong-wha, con un evidente problema di alcolismo, non riesce ad ascoltare la moglie e, a ogni occasione utile, ne approfitta per bere qualcosa. Questo lo porterà a un divertente siparietto ai danni del mal capitato Dae-sik ripreso, come in un vlog, da madre e due figlie, in viaggio insieme alle due coppie alla scoperta della Turchia. Con tanto di commenti taglienti e risatine.
Sul terrazzo
Ma è la scena (anzi, le scene) sul terrazzo a rubare il cuore del pubblico che, a metà strada tra un’esasperazione divertente e degli occhi a cuoricino, segue una dinamica che si ripete quasi in loop. Se la prima parte è servita a conoscere i personaggi e le loro dinamiche, con la seconda parte Güle Güle si trasforma completamente in commedia romantica, facendo emergere anche sfaccettature diverse dei personaggi che si allineano a una visione molto più contemporanea (con la donna come elemento di forza in grado di manovrare il volante della storia).
Una stessa scena ripetuta più volte, alternata a siparietti quasi da slapstick, dà modo ai due di confrontarsi, di immaginarsi e di spiegare tutto quello che non si sono mai detti. In sottofondo tutti gli altri alla disperata ricerca dei due innamorati, tra un bicchiere e l’altro.
Una commedia divertente che si incupisce in alcuni momenti di amara riflessione, ma che poi è pronta a spiccare il volo come le tante mongolfiere che intasano lo schermo.