Il Nastro d’Argento è il più antico premio cinematografico italiano e viene assegnato, dal 1946, dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (più comunemente conosciuto come SNGCI). Si tratta di una premiazione che da sempre ha luogo al Teatro antico di Taormina. Tra le molteplici categorie premiate il Nastro della Legalità viene vinto dal film Il Nibbio.
Nastro della Legalità: 2025
Una novità nata nel 2018 insieme a Trame – il Festival dei libri sulle mafie, allora diretto da Gaetano Savatteri, per mettere in luce temi della società con i quali da sempre il cinema, nella sua migliore tradizione di impegno civile, aiuta a ritrovare quella sensibilità al racconto del reale. Racconto che ultimamente, spesso, pare essersi persa nel tempo, ma che è invece stata una cifra importante nella sua capacità di incidere sulla vita sociale. I Giornalisti Cinematografici sottolineano il valore speciale del cinema detto “civile”, capace quindi di unire alla tensione narrativa tipica di un racconto appassionante la riflessione su eventi e vicende di cronaca facenti parti della contemporaneità.
Il 28 febbraio 2025 è stato rivelato il premio Nastro della Legalità per l’edizione del 2025. Questo è stato vinto dal film Il Nibbio, regia di Alessandro Tonda, che riporta alla luce il rapimento della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena.
Il Nibbio: una voce nel silenzio
La vicenda di cronaca su cui si concentra questo film è il rapimento di Giuliana Sgrena, avvenuto il 4 febbraio 2005 in Iraq. La donna è stata poi liberata ventotto giorni dopo grazie ad un’attenta e precisa mediazione condotta da Nicola Calipari, per i servizi segreti militari italiani.
Questo film racconta cosa accade quando il coraggio e la passione civile si intrecciano. Mostra inoltre sin da subito la tensione elevata tipica degli eventi reali di cronaca.
Claudio Santamaria (interprete di Nicola Calipari) dona un’interpretazione intensa di una vicenda dove umanità e lucida capacità d’azione non devono essere dimenticate. Calipari era, all’epoca degli eventi, vice direttore del Sismi e responsabile delle operazioni in Iraq. La sua bravura unita al suo sangue freddo furono di rilievo nelle trattative per la liberazione di Sgrena. Durante il salvataggio, il 4 Marzo del 2005, però, Nicola Calipari perse drammaticamente la vita, ucciso dai proiettili americani che colpirono l’auto in cui viaggiava con la giornalista appena soccorsa. Si tratta purtroppo di un epilogo tuttora irrisolto.
Tutto quello che c’è da sapere su Il Nibbio
Questo film è stato scritto da Sandro Petraglia in collaborazione con Lorenzo Bagnatori. Si tratta di una coproduzione italo-belga Notorius Pictures con Rai Cinema e Tarantula (in collaborazione con Netflix e Alkon Communication Srl)
La memoria di un caso che mostra la quotidianità del giornalismo più a rischio, raccontata magistralmente dall’interpretazione di Claudio Santamaria (nel ruolo di Nicola Calipari) e Sonia Bergamasco (nel ruolo di Giuliana Sgrena). Assieme a loro anche Anna Ferzetti (Rosa Calipari), che mostra, all’interno di un quadro drammatico, uno sguardo più intimo.
Il Nibbio è distribuito da Notorious Film e rappresenta per il team produttivo, per il regista e per gli autori stessi:
una grande ed emozionante sfida in cui è dichiarata anche la responsabilità culturale e storica, per la rilevanza dei fatti che ricostruisce, per la necessità di restituire al Paese attraverso il cinema una pagina così importante della sua storia recente, per la riconoscenza e il rispetto che si deve a una figura di enorme spessore umano, professionale e culturale come quella di Calipari.
