The Assessment di Fleur Fortuné, un film drammatico di genere sci-fi, è stato presentato nella sezione Fuori concorso alla 42ª edizione del Torino Film Festival.
Accade in un futuro distopico
Il pianeta Terra è ormai quasi completamente distrutto da una gravissima crisi climatica e ambientale. Alcuni fortunati vivono nel cosiddetto Nuovo mondo, zone in cui la vita è ancora accettabile a patto di assumere determinate sostanze e dove, per evitare un eccessivo e insostenibile aumento della popolazione, le nascite sono permesse esclusivamente a chi possiede determinate caratteristiche e solo dopo aver superato un rigoroso test di valutazione che consente di portare avanti una gestazione extra-uterina.
In uno di questi luoghi vivono Mia (Elisabeth Olsen) e Aaryan (Himesh Patel), due scienziati che si occupano, la prima, di preservare numerose specie botaniche e ricercare nuove forme di energia organica; il secondo di ricreare modelli virtuali di animali dopo che, anni prima, il governo aveva decretato l’obbligo di sterminare tutti gli animali domestici.
Nella bella scena iniziale vediamo Mia bambina, ripresa dall’alto, nuotare nel mare con la voce lontana della madre che la richiama, mentre lei sembra in difficoltà e in procinto di annegare. Poi, improvvisamente, la osserviamo uscire dall’acqua adulta e dirigersi verso una villa isolata, costruita in un paesaggio arido e desolato. È qui che Mia vive con il marito Aaryan, ed è qui che giunge Virginia (Alicia Vikander), la valutatrice che dovrà vagliare, nel corso di una settimana, l’idoneità o meno della coppia ad avere un figlio.
Marito e moglie dovranno, quindi, affrontare varie prove che vanno dall’essere osservati e valutati costantemente da Virginia, anche nei momenti più intimi, fino a veri e propri giochi di ruolo, nei quali la valutatrice si immedesima nella bambina dispettosa che potrebbero avere Mia e Aaryan, allo scopo di testare la loro capacità educativa e di sopportazione.
La spasmodica ricerca di un figlio da crescere in un mondo ormai quasi completamente compromesso
The Assessment, sceneggiato da Mrs e Mr Thomas (alias Neil Garfath-Cox e Dave Thomas) e John Donnelly, è girato quasi completamente nella villa, i cui interni sono ispirati alle opere pittoriche dell’olandese Piet Mondrian. È qui che si consuma la vicenda drammatica di Mia e Aaryan, desiderosi di avere un figlio anche se, alla fine, questa aspirazione si dimostra un atto meramente egoista, che poco tiene conto del mondo in cui egli dovrà crescere.
È questo il tema centrale del film, che si interroga su quale senso abbia la procreazione e, quindi, la perpetuazione della specie, in una condizione post-apocalittica, anche se poco o nulla ci viene raccontato di quanto sia successo al mondo negli anni precedenti.
In The Assessemnt assistiamo così agli sforzi e alle crisi che Mia e Aaryan devono affrontare durante i sette giorni di valutazione e che li porteranno a confrontarsi tra loro, scoprendo lati della propria personalità sino ad allora sconosciuti.
Un film impreziosito dalla coinvolgente colonna sonora di Emilie Levienaise-Farrouch e dalle interpretazioni di Olsen, Patel e, soprattutto, di Vikander, splendida nel passare dagli atteggiamenti quasi robotici del primo giorno di valutazione a quelli infantili dei giorni successivi, immedesimandosi in una bambina dispettosa e irriguardosa nei confronti dei possibili, futuri genitori. Sino al tragico finale.
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