A distanza di otto anni dal primo capitolo, ecco Oceania 2 (Moana 2, 2024), 63º classico della Disney diretto da Dave J. Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller. Il seguito cinematografico è nato casualmente, perché nel 2020 la Disney aveva pensato di sviluppare il sequel in formato serial televisivo. Un cambio sicuramente dettato da una scelta economica, più che artistica. Per tramutare un cartoon cinematografico in serie animata c’è tempo.
Nell’attesa di un ulteriore svolgimento produttivo (la scena post titoli di coda), Oceania 2 sotto certi aspetti non delude le attese fiabesche, esotiche e musicali del primo. Allargando la storia verso confini, narrativi e geografici, più estesi.
Oceania 2, la trama
Di ritorno da un viaggio esplorativo, l’adolescente Vaiana porta al suo popolo un reperto che attesta l’esistenza di altre tribù. Questa convinzione si concretizza quando riceve la visita di antenati esploratori, che la invitano a mettersi in viaggio per trovare gli altri essere umani e riportare serenità nel mondo.
Per questo lungo viaggio Vaiana si affida a quattro aiutanti: il forzuto ma bambinone Moni, la fulminata costruttrice di barche Loto e l’anziano contadino musone Kele. Oltre allo stravagante pollo Hei Hei e il pacioso maialino Pua.
Durante il complicato itinerario marittimo, Vaiana reincontra il semidio Maui, innamorato di lei, e fa conoscenza della bella, malefica e sfortunata strega Matangi.
Coming of Age attraverso una perigliosa avventura marittima
Oceania (Moana, 2016) di Ron Clements e John Musker era un colorato e pirotecnico cartoon che utilizzava il primitivo e naturale mondo polinesiano per narrare l’importanza della pace, dell’amicizia e dell’ambiente. Perno di questo racconto era la pre-adolescente Vaiana, che, accentando il gravoso compito di riportare nella propria isola la prosperità, affrontava un viaggio – oceanico – di maturazione.
E anche in Oceania 2 la bella Vaiana, divenuta più saggia, deve affrontare un viaggio iniziatico. Un passo avanti aggiuntivo per la sua definitiva maturazione, che infatti la trasformerà anch’essa in semidio.
Le insidie del mare sono ostacoli concreti, che lei e l’improvvisato gruppo devono affrontare non soltanto fisicamente, ma anche eticamente e con astuzia. Vaiana assurge definitivamente a ruolo di leader saggio e conciliatore, che riesce a dar fiducia a loro. E lei stessa prende coscienza che avrà sempre maggiori responsabilità.
Ma questa sua maturazione, che la obbliga a scelte ponderose, non elimina la sua allegria adolescenziale. La sua gioiosa voglia di vivere come attestano i numeri musicali d’incoraggiamento, le schermaglie con Maui, e la profonda relazione con la sorellina.
E l’aspetto giocoso e fantasioso si palesa con gli abbondanti numeri musicali, nei quali non solo Vaiana canta e balla, ma anche i suoi compagni di viaggio e/o di tribù. Un immancabile topoi nell’animazione Disney, nel quale il commento educativo è demandato al musical. Un espediente corroborante per dare maggior forza al messaggio morale.
Gli aspetti sonori e visivi confermano anche la prodigiosa evoluzione tecnica raggiunta dall’animazione. Oceania 2 mostra rocamboleschi numeri di danza, ma anche vorticose scene d’azione. Oltre a personaggi con sempre più fattezze umane, sebbene nell’iperbole animata.
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