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Torino Film Festival

‘My Best, Your Least’. Una vibrante critica alla società sudcoreana

La regista sudcoreana Kim Hyun-jung partecipa in concorso al 42° Torino Film Festival con il suo primo lungometraggio

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My Best, Your Least della regista sudcoreana Kim Hyun-jung, qui al suo primo lungometraggio, è stato presentato in concorso al 42° Torino Film Festival.

L’ipocrisia di voler tenere nascosta la notizia della gravidanza di una giovane studentessa

Yu-mi (Choi Soo-in) ha 17 anni, frequenta la scuola superiore ed è rimasta incinta dopo aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo poco più grande di lei che, ben presto, si eclissa con la scusa di dover pensare all’università.

Nel momento in cui gli insegnanti di Yu-mi vengono a conoscenza dello stato interessante della ragazza, cominciano a preoccuparsi che le altre alunne della scuola non lo vengano a sapere, reputando la cosa disdicevole e poco educativa per le giovani studentesse.

La soluzione è quella di convincere Yu-mi ad abbandonare la scuola perché, in caso contrario, sarebbero obbligati a espellerla.

L’unica a mostrare una qualche vicinanza a Yu-mi e Hee-yeon (Jang Yoon-ju), la sua insegnante, la quale, a sua volta, vive momenti difficili dovuti ai suoi problemi di infertilità e alle cure per poter avere un figlio.

Hee-yeon, per il bene di Yu mi, cerca di convincerla a lasciare volontariamente la scuola, così da lasciarsi aperta, in futuro, la possibilità di fare domanda di riammissione. Tuttavia, a causa dei suoi problemi personali, in preda a un incontrollabile tumulto emotivo, perde la testa aggredendo la giovane nella mensa scolastica, strattonandola e gettandola a terra.

Yu -min lascia così l’edificio per non tornarci più, cercando di rifugio dal padre separato, con il quale vive insieme a una sorella più giovane. Ma l’uomo, anziché mostrare comprensione e aiutarla, la scaccia di casa. Inizia così un periodo estremamente travagliato per Yu-min tra la volontà di abortire e l’impossibilità a farlo perché nessun adulto le firma il consenso.

L’unica persona adulta presso cui troverà conforto e aiuto sarà proprio la sua insegnante che, dopo essere rimasta a sua volta incinta, inizia a riconsiderare il suo rapporto nei confronti dell’allieva e le fornirà un sostegno morale e materiale cercando, tempo dopo, di far riaccettare al collegio scolastico la riammissione di Yu-min nell’istituto. Una sorta di ricongiungimento fra donne sulla spinta delle comuni gravidanze.

Un film che, senza scivolare nella retorica, avanza critiche profonde a una società luccicante fuori ma ammalorata nel profondo

My Best, Your Least è un film che, senza retorica, pone sul piatto alcuni temi particolarmente ingombranti che toccano tutta la società sudcoreana.

In particolare, in una società in cui il patriarcato ha ancora radici ben profonde, Kim Hyun-jung mette e in evidenza la completa inadeguatezza di un sistema scolastico che, anziché tutelare il benessere psichico e materiale degli studenti, li marginalizza non appena compiono azioni che possano andare contro la morale corrente, come, appunto, per una minorenne il rimanere incinta. Un sistema incapace di comprendere e aiutare ma, al contrario, pronto a giudicare e condannare senza, per altro, mettersi in discussione.

Tuttavia, nel film, è tutta la società a essere giudicata in maniera assai critica. Un sistema che mette a disposizione, per le giovani madri single, risorse minime totalmente inadeguate affinché queste possano condurre una vita normale e costruirsi una carriera lavorativa. Adulti incapaci di emanciparsi, intrisi di frusti preconcetti legati a una morale falsa e ipocrita. A testimoniarlo ci sono i comportamenti del padre e della madre di Yu-mi, incapaci in maniera diversa di capire e aiutare la figlia; del preside della scuola, impegnato esclusivamente a salvaguardare, temendo lo scandalo, il buon nome dell’istituto e, peggio ancora, i genitori delle compagne di classe di Yu-mi, che si oppongono con toni accesi alla possibilità che la ragazza possa venire reintegrata.

Un film che, ponendo a confronto due figure femminili accomunate da una gravidanza accolta in maniera opposta, porta il pubblico a riflettere sulla difficoltà nel fare le scelte corrette in circostanze complesse.

My Best, Your Least, che si avvale di una impeccabile recitazione da parte, in particolare, della giovane Choi Soo-in e dell’ex modella diventata attrice Jang Yoon-ju, si pone quindi nel solco del grande cinema coreano, capace di scandagliare e analizzare le storture di una società luccicante all’esterno ma ammalorata nel profondo.

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My Best, Your Least

  • Anno: 2024
  • Durata: 111'
  • Nazionalita: Corea del Sud
  • Regia: Kim Hyun-jung