fbpx
Connect with us

In Sala

‘Pulp Fiction’ : fenomenologia dell’anti-narrazione

Il cult diventato pietra miliare del cinema contemporaneo spegne 30 candeline e per l’occasione ritorna al cinema dal 18 al 20 novembre restaurato in 4K. Il film di Tarantino non è solo un’esaltazione della violenza e un’opera fortemente derivativa. È soprattutto un maestoso lavoro di scrittura complessa

Pubblicato

il

Pulp Fiction

Torna al cinema per i 30 anni dall’uscita l’intramontabile cult diventato icona del cineasta americano Quentin Tarantino, Pulp Fiction distribuito da Lucky Red. Scritto e diretto dal futuro regista di Kill Bill su un soggetto condiviso con Roger Avary, l’opera è prodotta dalla Miramax e la nascente casa di produzione dello stesso Tarantino la A Band Apart. Vincitore nel ’94 della Palma d’Oro al Festival di Cannes e nel ’95 del Premio Oscar come miglior sceneggiatura originale. Nel film un cast a dir poco stellare : John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis, Tim Roth, Christopher Walken, Harvey Keitel, Steve Buscemi, Ving Rhames, Amanda Plummer e Rosanna Arquette.

IL TRAILER – Pulp Fiction

Sinossi – Pulp Fiction

Tre storie di criminalità e vendetta prima separate sono destinate ad incontrarsi: la rapina all’Hawtorne Grill nella periferia di Los Angeles da parte di Zucchino(Tim Roth) e Coniglietta(Amanda Plummer); le vicende dei sicari del boss Marsellus Wallace(Ving Rhames),Vincent(John Travolta) e Jules(Samuel L. Jackson), e il loro rapporto con sua moglie Mia(Uma Thurman); il doppio gioco del pugile corrotto Butch(Bruce Willis) e la sua fuga da Wallace.

L’anti-film

“Pulp è un genere letterario e cinematografico che rappresenta con grande realismo e ironia la violenza e il degrado della società moderna”. Questa è indubbiamente la definizione più azzeccata per capire il cinema di Tarantino e uno dei suoi più importanti film: Pulp Fiction. Si presenta già innovativo nella sua struttura narrativa; l’opera divisa in varie “situazioni”, sfrutta lo schema già sperimentato con Le Iene  con vicende che non seguono un ordine cronologico ma si esplicano in tre episodi avvicendandosi nello stesso universo, quello del boss della droga Marcellus Wallace. Un prologo che culmina con un epilogo ambientato in una caffetteria di Los Angeles, e un intreccio di violenza e casualità che segue un percorso circolare; abbiamo la vicenda di Zucchino e Coniglietta che stanno svaligiando la caffetteria; quella di Vincent e Jules, i tirapiedi di Marcellus, che recuperano una misteriosa valigetta d’oro da degli spacciatori. Infine quella tra Marcellus Wallace e il pugile corrotto Butch.

Tarantino fondendo un mix stilistico che va dal grottesco all’exploitation, riesce fin dalla forma dialogata a combinare l’inverosimile con l’ordinario con uno stile variegato, appassionante e crudo. Privo di qualsiasi nesso morale. Pulp Fiction è un labirinto. Ogni lato è un film diverso , comico, metaforico, poliziesco, sociologico. Quentin Trantino è un affabulatore, inventa storie e dialoghi seduttivi per noi spettatori ma che alla fine non c’entrano nulla con il plot centrale. Ci confonde, ci disorienta, e cita in continuazione : La Febbre del sabato sera , , Il Cacciatore, Il Padrino , Quei Bravi Ragazzi. Un cult da subito destinato a diventare parte integrante della cultura pop.

La Nuova Hollywood di Quentin Tarantino

Il regista americano col suo terzo film ha voluto mettere in moto una rivoluzione, avviare cioè negli anni novanta un nuovo filone di registi alla pari della New Hollywood del decennio settanta. Difatti Pulp Fiction si muove su gli stessi richiami del club dei giovani Scorsese e De Palma: violenza e anticonvenzionalità del montaggio. Mentre le storie di vita criminale si susseguono, spostandosi dalla microstoria della rapina del prologo alla macrostoria dei due sicari che occuperà gran parte del film, Tarantino opera un grande affresco sociale sull’America anni novanta che sembra venuto fuori dalla Miami di Scarface. Questo fa in fin dei conti l’autore di Knoxville. Rendere viva la criminalità , separando la giustizia dalla legge. Il film è popolato di antieroi che si drogano come conferma della loro esistenza. In un America priva di moralità e di controllo. Dove nessuno vince e quasi tutti perdono.

Tarantino sforna un’esegesi della violenza, un saggio sul delirio e le vanità criminali. Ma a differenza della struttura tematica della New Hollywood, Pulp Fiction non ha quel carattere morale di punire il desiderio strabordante di potere. I personaggi di Tarantino fanno parte di un ecosistema criminale che si rigenera a sua volta. Nessuno all’interno del cult ha un lato preferenziale; Travolta/Vincent è quasi romantico nel suo rapporto con la Thurman, eppure Tarantino con un colpo di scena crudo e immediato lo fa uscire di scena per mano di Butch/Willis. Pulp Fiction è una tragicommedia sulla criminalità che non cerca una gerarchia dei ruoli. Il suo unico compito è mostrare delle storie di violenza. Giocando fortemente col cinema b movie e stilizzato che piace cosi tanto a Quentin Tarantino.

Il linguaggio e la lingua di Pulp Fiction

Pulp Fiction non ci mette molto a diventare brevemente un fenomeno culturale capace di resistere al tempo e alle generazioni odierne. Del resto c’è un motivo se i ragazzini di vent’anni oggi non sanno cosa sia La Dolce Vita ma il primo film che nominano è Pulp Fiction. E di sicuro la fortuna del film di Tarantino risiede nella narrazione non lineare e nel duo violenza-droga che indubbiamente affascina un pubblico generalista e arthouse. Ma è nel linguaggio e nella lingua che il film è diventato cult intramontabile. L’opera del regista americano è un successo immediato soprattutto nella forma del dialogo, e forse con un processo ancora maggiore de Le Iene. Infatti mischiando l’hard-boiled col surrealismo del noir e del gangster-movie, Tarantino ha reso non lineare anche la componente linguistica. La voce e il parlato dei protagonisti di un’opera cinematografica.

Il termine “fuck” che in Pulp Fiction viene ripetuto da Jules ben 281 volte, ha la funzione di rendere il film una questione di estetica, trasformandolo in un oggetto popular e avvicinandolo allo spettatore. Ma è nei dialoghi che Tarantino ha la dose maggiore di originalità. Se prendiamo la prima conversazione in ascensore tra Vincent e Jules entriamo dentro l’innovazione del cineasta; un tono surreale e grottesco con la metafora dei massaggi ai piedi. Una forma del dialogo anacronistica che diventa testuale con valenze filosofiche ed esistenziali nelle epiche scene tra i due sicari in macchina o nella famosa scena all’interno del locale kitsch anni ‘50 tra il personaggio di Uma Thurman e Travolta.

La musica in primo piano

E tale tendenza a rendere l’atmosfera contraria al contesto la si nota anche nel ruolo che la musica ha per Tarantino. Un esempio è dato dalla ballad soul di Al Green Let’s Stay Together, antitetica al discorso che Marcellus Wallace affronta con Butch per truccare l’incontro. Inoltre nel corso del film non possiamo non essere rapiti dal surf rock con Bullwinkle Part II dei The Centurians che accompagna l’estasi eroinomane di Vincent. La coscienza visiva di Pulp Fiction trova in un’anti-narrazione, anche musicale, una genialità suggestiva che rende l’opera di Quentin Tarantino ancora oggi eterna e insuperabile.

Pulp Fiction è un cult postmoderno capace di rompere le convenzioni narrative in una perfetta combinazione di registri ed estetica. Il film, pieno di frasi indimenticabili, punta ad intrattenere il pubblico con un’esperienza rivoluzionaria che nessuno prima di Tarantino gli aveva proposto. Farlo divertire con la violenza. Come ci suggerisce poi Marcellus Wallace nel suo primo incontro con Butch :

“Penso che ti ritroverai, quando tutta questa merdata sarà finita, ad essere un figlio di puttana sorridente.”

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

  • Anno: 1994
  • Durata: 154'
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Genere: commedia nera
  • Nazionalita: Usa
  • Regia: Quentin Tarantino
  • Data di uscita: 18-November-2024