Presentato al Rome Indipendent Film Festival (RIFF) (qui il programma completo), Un lavoretto facile facile di Giovanni Boscolo gioca su equivoci e stereotipi.
Il cortometraggio ha conquistato il Festival Cortinametraggio 2024, portando a casa una serie di riconoscimenti: Premio Miglior Commedia Aermec, Premio della Stampa Visottica, Premio Speciale Greenboo e Premio Speciale Driade.
Un lavoretto facile facile: l’avventura di due bizzarri sicari
Sulle strade assolate e polverose di Ostia, corre un furgoncino sgangherato, con a bordo due improbabili sicari ingaggiati per un lavoretto “facile facile”: fare fuori l’assassino del figlio del boss. Un semplice regolamento di conti da parte di due finti corrieri.
Solo che, inaspettatamente, i giochi si complicano. I due criminali, entrati con l’inganno a casa Scipioni, abbattono persone come birilli, prendono di mira i bersagli sbagliati, soprattutto a causa di luoghi comuni che non perdonano e che creano anche qualche malumore fra i due (la bionda prostituta, che si trova in mezzo ai piedi, è davvero albanese? Solo perché carina non si meritava forse un trattamento migliore?).
I due protagonisti, maldestri, confusi e increduli di fronte agli eventi che precipitano, si ritrovano tra le mani, appena reduce da una prestazione sessuale, un giovane paraplegico in sedia a rotelle, che non può parlare e che muove mani e braccia a fatica. Diatriba in corso, i due si chiedono se il ragazzo, povero indifeso, forse vada risparmiato, o anzi, persino aiutato in quella difficile situazione. Ma le apparenze ingannano. Come spesso accade.
E così, Un lavoretto facile facile, si trasforma in un complicatissimo dilemma esistenziale: può essere colpevole… un disabile? La risposta alla fine. Mentre il mare mormora.
Focus su Giovanni Boscolo
Giovanni Boscolo, autore e regista di Un lavoretto facile facile, nel corso degli anni ha maturato una solida esperienza in ambito cinematografico e televisivo, lavorando sia da freelance sia all’interno di società di produzione.
Ha sviluppato competenze nella regia e nella sceneggiatura di corti, documentari, spot e branded content per conto di diverse agenzie. E, infine, ha lavorato nella produzione dei film lo sono Li, Only You e nella fiction Faccia d’angelo. Con il cortometraggio Slow, nel 2021, ha vinto più di trenta premi nazionali e internazionali. Nel 2023 ha ideato e scritto una serie podcast per conto di Lucky Red e Amazon, disponibile su tutte le piattaforme.
Una storia semplice, che stimola riflessioni importanti
La storia di Un lavoretto facile facile è semplice, mentre le riflessioni molteplici, in un crescendo di colpi di scena e suspense.
In un’intervista, il regista ha raccontato come il corto sia nato da dialoghi e scambi di battute sentite in modo casuale in varie situazioni. Da qui, insieme al co-sceneggiatore Mirko Cetrangolo, l’idea di trattare temi spinosi e divisivi con toni particolari. Il tutto perché, secondo la sua visione, si possono sollevare domande importanti, più che dare risposte precise, e con un tono che quasi stona con questi stessi quesiti.
Forte l’alchimia fra i due attori protagonisti (Antonio Bannò e Mirko Frezza, che non si conoscevano, ma che si sono trovati subito), molti i momenti comici in una struttura narrativa ritmata e ben cadenzata.