Il film d’apertura del Concorso Internazionale Mente Locale. The Bicycle Thief, è un documentario dalle caratteristiche di un poliziesco scritto e diretto dal documentarista norvegese Simen Braathen.
The Bicycle Thief è un documentario indipendente prodotto da Indie Film col supporto del Norsk Filminstitutt. È stato presentato domenica 3 novembre 2024 al Cinema Ariston di Castelnuovo Rangone (MO) per la XI Edizione del Festival Mente Locale – Visioni sul territorio
The Bicycle Thief, la dichiarazione del regista sui canali del Festival
«Tre anni fa quando mi rubarono la bicicletta, mia figlia piccola trovò qualcosa a terra e s’immedesimò subito nel ruolo della detective. All’inizio pensai ‘Ha solo cinque anni, sarà solo un pezzo di spazzatura!’ Ma poi, quando guardai più attentamente, mi resi conto che il reperto era lo scontrino di una nota catena di ferramenta che riportava l’acquisto di un paio di cesoie, di guanti e di un nuovo catenaccio. Lo scontrino giaceva esattamente accanto al catenaccio rotto della mia bici rubata. Inoltre gli articoli erano stati pagati con una carta di credito da un cliente registrato del negozio. Questa evenienza inaspettata non solo mi ha aiutato a trovare il ladro ma ha anche dato il via a una storia piena di colpi di scena. Non solo una storia di amicizia ma anche una storia di riflessione su me stesso, su quanto io sia fortunato. Spero che troviate il film divertente e sincero. È la sua premiere italiana al. Festival Mente Locale e spero che molte persone andranno a guardarlo e che qualcuna di queste possa trarne un confronto con il classico di De Sica Ladri di biciclette.»
La recensione di The Bicycle Thief
The Bicycle Thief è un film che parte male, nel senso che la storia che vi viene raccontata è presentata con un’infografica e uno snocciolamento di dati statistici che lasciano temere la freddezza di un noioso report di polizia, oltre che di un cahier de doléances dei cittadini di. Oslo per gli incessanti furti delle loro bici.
Tratto da un evento reale capitato allo stesso regista.Braathen, in realtà il film riesce a trasformare un episodio odioso (il furto della bici) in una divertente indagine alla ricerca del colpevole e della refurtiva.
Braathen lo fa prendendo spunto dalla sua quotidianità di padre di famiglia, coinvolge i figlioletti in quello che per loro è un gioco eccitante e ci presenta subito la modalità d’azione più inaspettata in questo genere di situazioni. Quello di una gentilezza rara perfino in paesi a basso conflitto ed avanzatissimo stato sociale come la Norvegia.
Partito con lo scopo di recuperare la sua bici rubata, al regista. Simen Braathen viene data l’opportunità di recuperare una vita, quella del ladro.Torsten Haug, un tossicodipendente ai margini della società ma con una forte volontà di redenzione. Simen cerca la sua bici ma trova anche un amico leale.
The Bicycle Thief è un asciutto spaccato di commovente umanità. Qui i personaggi si aprono con sincerità riconoscendo i propri svantaggi e i propri privilegi dando così la possibilità di un confronto sul più vasto tema sociale delle diseguaglianze. In definitiva, un piccolo film dal cuore grande.