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Festival dei popoli

‘God and a Half’: Storia di un passato tumultuoso

’God and a Half’, il film d'esordio di Margarida Assis che racconta il rapporto con il suo oncologo e la sua battaglia contro il cancro

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“Mi ha salvato, poi non l’ho mai più rivisto”.

Così la regista di God and a Half, Margarida Assis, parla dell’oncologo che le ha permesso di essere qui, a raccontare la sua storia, nella sua opera prima. Il documentario è stato presentato al Cinema Astra di Firenze, in occasione del Festival dei Popoli (qui il programma completo).

God and a Half

God and a Half: Un ritorno al passato

Un edificio abbandonato che ancora porta traccia di quel mondo infantile dei fanciulli che, con i loro disegni, colorano anche i luoghi più cupi, quelli in cui ci si gioca il premio più grande: la vita. Come in ogni gioco c’è chi vince e c’è chi perde. Margarida Assis, uscitane vincitrice, decide di racchiudere in pochi minuti la sua storia in God and a Half. Perché il cinema questo fa: permette di creare un filo rosso tra passato, presente e futuro. Un co-protagonista speciale l’aiuta ad imboccare anche questa nuova strada: si tratta del medico, Manuel João Brito, al fianco della protagonista fin dal primo grande percorso ad ostacoli della sua vita, la terapia oncologica.

Se ci limitassimo ad un’analisi di God and a Half  basandoci sul primo impatto visivo, non potremmo fare altro che affermare che l’oncologo è la lente attraverso cui osserviamo svilupparsi la relazione medico-paziente, un rapporto circoscritto a tempi e spazi ristretti e precisi, dentro al quale la regista va a scavare perché “non approfondiamo veramente le relazioni”.

Ma Margarida Assis non ci vuole parlare di questo, o almeno, non soltanto.

La luce in fondo al tunnel

Quella che God and a Half ci vuole proporre è la storia di un obiettivo raggiunto, la famosa “luce in fondo al tunnel” di cui siamo tanto abituati a parlare. Fuor di metafora, a segnare il profondo divario tra la morte e la vita è un long take. È come se qualcuno di cui ci fidiamo ciecamente ci stesse guidando, tenendoci per mano. Veniamo catapultati dai corridoi bui e desolati ad una sala d’ospedale camuffata da discoteca, in cui i bambini, malati oncologici, hanno un momento di svago.

Anche il suono segna questo distacco: una musichetta risuona nelle nostre orecchie, dopo il silenzio funesto, che un po’ rilassa, un po’ spaventa.

A chiudere questo percorso in God and a Half è la Renault Twingo gialla, simbolo di un passato da cui risulta difficile allontanarsi. Ma è doveroso farlo. Un po’, insomma, come con i pazienti.

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God and a Half

  • Anno: 2024
  • Durata: 25'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Portogallo
  • Regia: Margarida Assis
  • Data di uscita: 05-November-2024