The Most Beautiful Day In Life, cortometraggio cinese diretto da Helai Lu, diretto da Helai LU e interpretato da JiaZhi Ynag e Chen Chen, con la fotografia di Chen Hu, è stato presentato in concorso, in anteprima, al Lucca Film Festival.
Trama di The Most Beautiful Day In Life
Una giovane coppia ripercorre la strada per tornare sulle rive di un fiume dove, dieci anni prima, giovani e fidanzati, attendevano con gioia e spensierata giocosità l’arrivo di una “grande inondazione”. Nella coppia però si intravedono malumori e probabilmente una crisi coniugale dovuta a un dramma. Ma c’è una ricerca che va oltre il ritrovamento di un luogo, ed è la ricerca di quel giorno felice, del “giorno più bello della vita”, che arriva all’improvviso, come un’ondata di un fiume in piena.
Analisi di The Most Beautiful Day In Life
È un cortometraggio minimalista con due soli protagonisti e intorno a loro una natura selvaggia, che offre una visione piacevole, confortante, ma a tratti inquietante, tipica dei mutamenti che sono nella natura delle cose e delle persone.
Lo stile orientale delle scene con pochi dialoghi, nel soffermarsi sui silenzi, sulla natura, rende poetico questo corto. L’uso dei colori è perfetto, il tempo presente ha colori scuri, il bosco che circonda il fiume è buio, quasi tetro, nonostante sia giorno. La protagonista veste di nero e i suoi capelli sono raccolti sulla nuca. I ricordi sono invece dai colori più vividi, la ragazza indossa un costume rosso, simbolo di vitalità e vivacità. I suoi lunghi capelli la rendono femminile e attraente e il suo sorriso aperto rischiara il suo volto. Le inquadrature sono luminose. Il fiume e il bosco sono luoghi accoglienti e la luce del sole filtra tra i rami e l’acqua non è minacciosa. Ma anzi invita a tuffarsi.
Ottimo linguaggio per questo cortometraggio che si pone in chiave metaforica. The Most Beautiful Day In Life è la ricerca del giorno più bello della vita, di un passato che non può tornare, di un luogo specifico dove poter “scavare”. Scavare nel profondo della terra, nel profondo del proprio intimo per ritrovare sé stessi e, probabilmente, l’amore della vita. Una luce che illumina il passato, introspettiva, per portarne una nuova al presente, per riannodare un filo spezzato. Per essere consapevoli di un presente più difficoltoso e doloroso, ma affrontato con serenità.