SINOSSI:
Partendo da un titolo provocatorio, le due giovani registe toscane Laura Landi e Giovanna Selis hanno voluto dimostrare come la comunità lesbica nel nostro Paese si trovi ancora a combattere contro tabù di natura omofoba. In particolare, a emergere è un diffuso atteggiamento “negazionista” che tende a ignorare, se non escludere, l’esistenza dell’L World, condannandolo all’invisibilità. Non è un caso che una delle tante ragazze qui intervistate dichiari: “Le lesbiche, in effetti, è come se non ci fossero”, come a sottolineare l’esistenza un rimosso nella coscienza collettiva nazionale in cui sono state confinate le donne omosessuali. Un susseguirsi di voci e testimonianze tra omogenitorialità e rapporto coi genitori, tra discriminazione e affettività. Piccoli sketch anche de Le brugole, il duo di cabaret tutto al femminile proveniente da “Zelig Off”. Riuscito esempio di produzione dal basso, sovvenzionato attraverso il meccanismo del crowdfunding.