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Sentiero Film Factory

‘Xin’. Un profondo e doloroso viaggio interiore

Il cortometraggio di Lorenzo Radin e Samuele Zucchet presentato in concorso al Sentiero Film Factory Festival

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I registi Lorenzo Radin e Samuele Zucchet, con il collettivo Metaluna Film da loro creato, hanno realizzato Xin, il cortometraggio vincitore del Piemonte Factory, rassegna per giovani registi del Torino Film Festival e, ora, proiettato in concorso al Sentiero Film Factory Festival di Firenze.

Xin, giovane cinese di seconda generazione, divorato dai propri sensi di colpa

Xin (Xin Cheng Zhao) è un ventiquattrenne di origine cinese, i cui genitori sono tornati in Cina dopo molti anni trascorsi in Italia, paese nel quale il ragazzo ha deciso di fermarsi a vivere. Sono ormai trascorsi quattro anni dall’ultima volta che Xin li ha visti, e la solitudine e il sentimento di abbandono nei loro confronti lo stanno divorando.

Una chiamata della madre che lo invita a tornare in Cina per il sessantesimo compleanno del padre, lo mette di fronte a una scelta che, da solo, gli è impossibile prendere. Lo farà grazie all’aiuto di una psicologa (Lorena Ranieri) che lo metterà nelle condizioni di poter scegliere, intraprendendo un percorso interiore fra il passato, il presente e il futuro.

Xin di Lorenzo Radin e Samueele Zucchet. Frame del film

L’aeroporto come luogo di arrivi e partenze anche metaforiche

Il film parte e finisce in un aeroporto, luogo di arrivi e partenze che, metaforicamente, rappresenta il viaggio interiore che Xin decide di percorrere.

Il giovane affronta, non senza dolore, le varie tappe che lo portano a fare i conti con i propri sensi di colpa, la propria inadeguatezza (“Ora come ora io sono un fallito”, confessa Xin alla psicologa), il fatto di essere come sospeso fra due culture, quella dei genitori e quella occidentale che lo ha adottato.

Tutto questo è reso in maniera perfetta da Radin e Zucchet, in grado di far risaltare le paure e le incertezze di Xin (molto bravo Xin Cheng Zhao a dare intensità al proprio personaggio), grazie a un ritmo lento e a immagini che evidenziano le ombre e i chiaroscuri, che sono gli stessi che velano il cuore e la mente di Xin. Ciò grazie all’ottima fotografia di Bruno Raciti, così come azzeccata è la colonna sonora di Claudio Lo Russo, fatta di sonorità che avvolgono e accarezzano Xin, confortandolo e aiutandolo nella propria ricerca interiore.

Tutte le riprese sono state fatte nella zona del Cusio, in Piemonte, sulle sponde del Lago d’Orta.

Gli articoli di Marcello Perucca

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Xin

  • Anno: 2023
  • Durata: 9'
  • Genere: Cortometraggio
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Lorenzo Radin, Samuele Zucchet