‘Dead Boy Detectives’, fantasmi e misteri su Netflix

Su Netflix è appena approdata la brillante, folle serie Dead Boy Detectives, sviluppata da Steve Yockey (Supernatural, The Flight Attendant) e basata sugli omonimi personaggi creati da Neil Gaiman e Matt Wagner, due giovani e divertenti fantasmi a caccia di misteri.

La serie, attualmente composta da una stagione e otto episodi, è lo spin-off di The Sandman, storica antologia di fumetti scritta da Gaiman e pubblicata dalla DC Comics a partire dal 1988, già portata sugli schermi da Netflix nel 2022 con la serie omonima.

Nel cast: George Rexstrew, Jayden Revri, Kassius Nelson, Briana Cuoco, Yuyu Kitamura, Ruth Connell e Jenn Lyon. 

La trama, tra streghe vendicative e gatti rancorosi

Edwin e Charles, giovani fantasmi in fuga dalla Morte, si occupano di risolvere misteri legati al mondo paranormale. Si trovano così a indagare sul caso di Crystal, una medium a cui un demone ha rubato i ricordi.

Il terzetto, inizialmente male assortito, si troverà a dover lasciare Londra per approdare in una grigia cittadina americana, dove la magia sembra essere particolarmente attiva, tra streghe vendicative, gatti rancorosi e spiritelli affamati.

Il pop fantasy di Neil Gaiman

Partiamo subito col ribadire un concetto: tutto ciò che esce dalla penna di Gaiman è destinato a diventare iconico. Sarà per l’originalità con cui ha sempre mescolato il folklore con la cultura pop, donando a ogni personaggio un sapore di novità pur lasciando ai fan la confortante sensazione di qualcosa di già visto, conosciuto e amato; o magari è semplicemente evidente il divertimento dell’autore nello sperimentare coi generi e creare, come un pittore un po’ matto o un chimico imbizzarrito, nuove combinazioni di fantasy pop.

Con Dead Boy Detectives non si rimane delusi in tal senso, e le paranormali avventure della giovane coppia di investigatori defunti oscillano costantemente tra il macabro, il grottesco e la commedia, conditi da un leggero tocco di teen drama che però non risulta mai preponderante.

I personaggi, forse volutamente sopra le righe per quanto riguarda la caratterizzazione, sono bizzarri, diversificati e inclusivi, con delle storylines al limite dell’assurdo che ben si amalgamano con l’atmosfera stravagante di un mondo nel quale l’ordinario è quasi sempre una porta sul fantastico.

Dead Boy Detectives, fantasmi e misteri per tutti

Nonostante sia adatto a un pubblico eterogeneo, lo spin-off di The Sandman è rivolto a un target leggermente più giovane rispetto alla serie madre; la stessa operazione è stata compiuta con I ragazzi di Anansi, romanzo derivato da American Gods e dal quale sarà tratta, secondo vari rumors, una serie per Amazon Prime.

Tuttavia, è riduttivo pensare a Dead Boy Detectives come una serie esclusivamente per adolescenti. In un mercato cinematografico e seriale che punta tutto sull’estrema targettizzazione del pubblico, soprattutto dalla nascita delle piattaforme, prodotti come questo dimostrano come, in realtà, lo spettatore sia estremamente più complesso di come le logiche del marketing vogliono far credere.

Fin dalla nascita di Coraline, che ne è forse l’esempio più emblematico, Neil Gaiman ha dimostrato di poter attirare e divertire un pubblico sempre eterogeneo; e grazie allo stesso meccanismo delle fiabe senza tempo, capaci di assumere una forma sempre nuova agli occhi di un bambino e di un adulto, Gaiman reinventa per noi nuove fiabe, nuove paure, nuovi mostri e nuovi eroi.

Il trailer

P.S se non ne avete abbastanza di sentirmi elogiare Neil Gaiman, ecco una lista di film e serie tratti dalle sue opere!