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Il triangolo amoroso al Cinema

Da 'Jules e Jim' a 'Passages' il fascino del mènage à trois al Cinema

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il triangolo amoroso al cinema

Ma come, mai innamorata in vita mia, poi improvvisamente m’innamoro di uno e poi subito di un altro? Ma perché due, due insieme? Ma se può campa’ così?” (Il dramma della gelosia di Ettore Scola 1970).

Il Challengers di Luca Guadagnino ha riportato il Focus su una delle tematiche più provocatorie e travolgenti del Cinema: quella del poliamore. I Triangoli d’amore nel cinema sono caratterizzati da quella libertà emotiva fatta  di sguardi che si incrociano furtivamente e raccontano trame con storie sofferte, rinunce, inganni ma anche emozioni  forti e , ahimè, incontrollabili tentazioni.

I Film che raccontano Storie di triangoli d’amore sono tanti essendo un argomento delicato ma, anche uno dei più intriganti: il ménage a trois è un gioco rischioso ma appetibile. Porta ad un caos emotivo interiore che attrae perchè fa apparire i personaggi sessualmente liberi ed inseriti in  una non realtà che crea sì dipendenza ma, che viene anche in un certo senso idealizzata.

L’amore condiviso appare come un amore universale che non può essere frenato e che rende gli uomini quasi inermi,  arrendevoli alle così dette ‘leggi del cuore’ .

Insomma, difficile resistere all’intramontabile triangolo amoroso, di quelli che dividono gli spettatori, tenendoli sulle spine fino agli ultimissimi minuti.

Pellicola emblema del genere, chiaramente, è Jules et Jim di François Truffaut, che vede due migliori amici invaghirsi di una ragazza promiscua e amante della libertà. I momenti con loro tre in scena sono ormai parte dell’immaginario collettivo  della settima arte (la sequenza della corsa) con un finale non certo ottimista.

il triangolo amoroso al cinema

The Dreamers di Bernardo Bertolucci (2003)

Rimanendo in territori misteriosi, ma in epoca ben più vicina, ecco poi The Dreamers – I sognatori del maestro Bernardo Bertolucci. Al centro della narrazione, tre studenti cinefili rinchiusi in casa fra infinite discussioni e scoperta della propria sessualità. In questo caso, poi, il triangolo è ancora più sottile dato che tira in ballo un magnetismo incestuoso. Omaggio a Truffaut, il film è basato sul racconto The Holy Innocents, di Gilbert Adair, che ha anche scritto la sceneggiatura del film. La pellicola segna l’esordio cinematografico di Eva Green. Con lei a chiudere il triangolo Michael Pitt e Louis Garrel. 

The dreamers il triangolo amoroso al cinema

La favorita di Yorgos Lanthimos (2018)

Un triangolo tutto al femminile quello tra la fragile regina Anna, la sua consigliera e amica intimissima Lady Sarah Churchill e la nuova arrivata Abigail Masham… a colpi di musica, colpi di scena e dialoghi brillanti, chi sarà la favorita della sovrana? Qui niente ha a che fare realmente con l’Amore vero e proprio quanto con la brama del potere, la circuizione  e con la debolezza fisica oltre che psicologica. Ritratto impietoso della solitudine dell’Anima in una vera e propria partita a scacchi tra donne avide e calcolatrici. Olivia Colman vittima inerme da incorniciare, perfette le ‘amanti’ Rachel Weisz e Emma Stone. 

Film in costume il triangolo amoroso al cinema

Les Amours imaginaires di Xavier Dolan (2010)

Il film racconta la storia di due amici, Francis e Marie, che si innamorano dello stesso uomo. I tre creano un’amicizia stretta: dormono insieme, bevono insieme, vivono insieme tutto il tempo. Tuttavia, la rivalità e la competizione per conquistare Nicolas aumenteranno fino a rendere le cose difficili. Dolan attinge dalla Nouvelle Vague e da Wong Kar-wai  con la sua presa in giro dei sentimenti e l’insoddisfazione del desiderio.

il triangolo amoroso al cinema

Match Point di Woody Allen (2005)

Woody Allen è un appassionato di ménage à trois, come abbiamo potuto vedere anche in Vicky, Cristina Barcelona. In realtà il suo cinema è cosparso di triangoli possibili o realmente attuati di cui Match point rappresenta un po’ anche una variante nel noir puro. La donna dell’altro (in realtà il terzo elemento ha una funzione di solo contorno) come oggetto ossessivo di desiderio si concretizza qui nel corpo e nel volto divenuto iconico di Scarlett Johansson , tentatrice seducente che perde di fascino, come di consueto, una volta conquistata dal ‘Riplyano’  e opportunista Jonathan Rhys Meyers . 

Allen è bravo a giocare tra Hitchcok e melò d’amore fornendo una storia di ossessione perfettamente costruita.

 

Les chansons d’amour (2007).

Torna la Nouvelle Vague, Louis Garrel e il regista Christophe Honoré, un interessante mix che porta alla nascita di “Les chansons d’amour”, commedia musicale trasformatasi in tragedia. Questo film parla dell’instabilità di una giovane coppia, Ismaël – Louis Garrel– e Julie –Ludivine Sagnier –, dovuta ad un ménage à trois che li vede protagonisti insieme a Alice, giovane e svampita collega di lavoro di Ismaël.

Il film è diviso in tre capitoli: “Le départ”, “L’absence”, “Le retour” ed è un musical che utilizza le canzoni per esprimere sentimenti – amore, rabbia, gelosia, disperazione – lì dove le parole non arrivano. In Les chansons d’amour quello che conta non è il sesso ma l’amore, esempio di come anche in un triangolo amoroso l’emozione possa prevalere.

Passages di Ira Sachs (2023)

Parigi fa da sfondo a questo apparentemente freddo triangolo amoroso. Protagonista è Tomas, un regista tedesco sposato da anni con il grafico Martin, molto più timido e riservato. Tomas inizia poi di colpo una storia con la bella insegnante Agathe, riscoprendo così nuove e proibite sensazioni riguardo la sua sessualità.

passages il triangolo amoroso al cinemaIl piacere provato con la donna determina la rottura con Martin e l’inizio di un melting pot di sentimenti.  In Passages il focus è il tema della diseducazione sentimentale e dell’incapacità di mantenere una posizione affettiva matura e consapevole .

Funziona il trio Franz Rogowski, Ben Whishaw, Adèle Exarchopoulos. 

Passages un triangolo queer specchio della debolezza umana

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