‘Mano de Hierro’: la recensione della serie Netflix

Mano de Hierro è una serie tv di genere crime/thriller scritta e diretta da Lluís Quílez e distribuita da Netflix. Un prodotto ricco di tensione in grado di tenere col fiato sospeso fino alla fine.

Mano de Hierro Trama

La trama gira intorno la figura di Joaquín Manchado, interpretato da Eduard Fernández (La Pelle Che Abito, Perfectos Desconocidos, Lettera A Franco). Joaquín è il padrone indiscusso del porto di Barcellona, un uomo spietato e autoritario. Controlla ogni aspetto del traffico di droga, manipolando le persone e gli eventi secondo i suoi scopi. Ma il potere di Joaquín è minacciato e potrebbe avere i giorni contati quando un nuovo carico di droga scompare misteriosamente durante il transito, mettendo a rischio non solo il suo impero, ma anche la sua stessa vita. Ciò che segue è un’epica odissea di intrighi, tradimenti e violenza, mentre Joaquín lotta per difendere ciò che ha costruito.

Mano de Hierro L’uso delle location

Una delle caratteristiche più sorprendenti di Mano de Hierro è il ruolo riservato alla location: il porto di Barcellona, che fa da sfondo alla vicenda, diventa quasi un personaggio a sé stante, un microcosmo pulsante che definisce le azioni dei personaggi e diventa un tutt’uno con loro. Le gru, i corridoi, il labirinto di container…ogni elemento contribuisce a rendere l’atmosfera più misteriosa, inquietante e claustrofobica. Un’ambientazione calzante col tono generale della serie: serio, opprimente e intenso.

I personaggi

Mano de Hierro è una serie interamente basata sui suoi personaggi, sulle loro personalità, sulle storie e gli intrighi che li coinvolgono. Ogni membro della famiglia Manchado è un piccolo pezzo di un mosaico più grande, ognuno con le proprie ambizioni, debolezze e scheletri nell’armadio. Joaquín è il patriarca spietato e autoritario, ma tormentato dai fantasmi del suo passato. Sua figlia Rocío, interpretata dalla bravissima Natalia de Molina, è una donna forte e disposta a tutto pur di proteggere la sua famiglia. E poi c’è Ricardo, il figlio ribelle, la pecora nera della famiglia, interpretato da Enric Auquer, il cui desiderio di redenzione lo porta spesso su strade pericolose.

Le storie di questi personaggi si intrecciano tra loro, dando vita ad un’epopea familiare oscura e appassionante. Ognuno di loro permette agli autori di affrontare una tematica specifica: il potere, l’avidità, il riscatto, l’ambizione e la vendetta. La storia si dipana tra passato e presente con grande omogeneità e naturalezza. Tutti i fili della narrazione sono perfettamente intrecciati tra loro, grazie ad una scrittura sopraffina e ad un ritmo indiavolato che non lascia un attimo di tregua.

Mano de Hierro è anche una serie dal grandissimo valore tecnico: la fotografia è curatissima e quasi cinematografica, la regia è dinamica e le numerose scene d’azione sono ben realizzate e al cardiopalma.

Nonostante qualche momento di prevedibilità, Mano de Hierro è una serie capace di appassionare fino alla fine, grazie alla sua scrittura e ad un aspetto tecnico davvero notevole. Un gioiellino da riscoprire nel catalogo di Netflix.