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‘Antipop’: l’elettronica autoriale di Cosmo e le sue voci.

In esclusiva su MUBI il percorso artistico di Cosmo in un'autonarrazione sensibile e singolare

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antipop

Il buio che assorbe, protegge e dona pace, affinché la musica possa sgorgare e vivere di vita propria. “Suonare al buio e poi scomparire, non essere visto” recita lo stesso Marco, voce narrante del documentario Antipop diretto da Jacopo Farina e dedicato alla genesi artistica del musicista, dj e produttore Cosmo.

In streaming in esclusiva su MUBI.

Cosmo Antipop

Foto di Cosmo tratta dal documentario Antipop

Antipop cosa racconta

Antipop è il linguaggio scelto dal regista, tra documentario e videoclip. “Antipop”  è la storia di Cosmo.

Frammenti di live, attuali e passati, si fondono con memorie personali, reportage di famiglia, racconti di amici in un tessuto inedito che compone il ritratto d’artista.

E’ la voce della provincia, Ivrea in questo caso, spesso ritenuta terreno grigio e piatto e qui rappresentata come luogo in cui, solo apparentemente, poco accade. Gli spazi vuoti da riempire, le giornate uguali che non passano mai, la noia generatrice di sogni, ambizioni e azioni, magari naive, ma pur sempre illuminate da bagliori di grandezza.

Il suono delle sale prove, il riflesso dei propri miti, i primi esperimenti autoriali in una band aprono la strada ad una voce che diviene progressivamente più personale, passando dai Drink to Me alla prima uscita discografica solista del 2013, con Disordine.

Cosmo si veste di tanti volti poiché l’intento di Antipop, lungi dall’essere celebrativo, è narrativo. Si passa, dunque, dai resoconti di una famiglia bizzarra e spezzata, fino agli amici, che, talvolta, se ne vanno prematuramente o, in alternativa, si trasformano in storie d’amore o cammini professionali condivisi, a tratti faticosi, ma umanamente autentici.

Antipop: il canto di Marco è misurato, educato, anche nei momenti giovanilistici più improbabili in cui si riconosce chiunque abbia intrapreso strade “altre” rispetto alle convenzioni.

Il ritmo del racconto asseconda suoni e poetica di Cosmo, esaltandone l’unicità in una storia dove vince la perseveranza. Il talento cantautorale, la semplicità colta dei testi scivolano nel groove beatificante che cresce pian piano, se ne infischia della classifica a tutti i costi perché “è musica, no fabbrica”.

L’intelligenza di un uomo che, anche nel momento di successo diffuso e dilagante (L’Ultima Festa in primis),  resta coerente, onora le proprie origini e non si svende – anzi – condivide quei traguardi con nobile spirito rave in un evento unico come La Prima Festa dell’Amore all’Arena Parco Nord di Bologna.

E’ un loop trascendente, piani temporali si intersecano, ipnagogia alla massima potenza. Il microfono di Antipop diffonde “Musica Illegale“, agita, scuote e illumina, annuncia nuove stagioni e ci benedice all’insegna di un mondo nuovo.

La fusione dei corpi, il dancefloor che incorpora riti antichi, l’urgenza di nuove celebrazioni in un momento storico delicato, in un “Cosmo” santificato che abbraccia tutti.

scopri il trailer su YOUTUBE

Antipop

  • Anno: 2023
  • Durata: 60 minuti
  • Distribuzione: MUBI
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Jacopo Farina