In un mondo in cui tutti gli adulti hanno i superpoteri, come può la vita qualunque di una venticinquenne incasinata e goffa considerarsi straordinaria? La prima stagione di Extraordinary, serie tv inglese ideata dalla sceneggiatrice e comica Emma Moran che ha conquistato il cuore di chi l’ha scovata fortunatamente su Disney+, ha dato modo agli spettatori di rispondere a questa domanda. Affiancata dai sui due coinquilini Carrie (Sofia Oxenham) e Kash (Bilal Hasna) e dal mutaforma Jizzlord (Luke Rollason), la sfrontata Jen (Máiréad Tyers) riesce ad affrontare le sue fragilità, quella più grande di essere senza potere. Proprio questa sua peculiarità rende il suo sguardo sul mondo unico e irresistibile.
La libreria di Jen in Extraordinary
In questa seconda stagione di Extraordinary, disponibile dal 6 marzo su Disney+, entriamo letteralmente nella mente di Jen, una libreria immensa e caotica dove insieme a un tutor dovrà scoprire cosa impedisce al suo potere di manifestarsi. Ogni libro rappresenta ciò che la protagonista ha provato, pensato o fatto: ce n’è uno dedicato ai ragazzi ghostati, uno scaffale con ragnatele dei calcoli a mente, un altro degli appuntamenti brutti, una compilation di cassette con tutte le bugie catalogate per anno e ora. Solo attraversando la libreria in una sorta di psicanalisi alternativa tra torri di traumi di carta che crollano, possono rivelarsi stanze segrete ancora da esplorare.
Viene approfondito il rapporto tra Jen e i suoi genitori. Il potere di Carrie di evocare i morti, prenderà il sopravvento nella terza puntata, in una rilettura comica dell’Esorcista di Friedkin. Dopo la fine della relazione con Kash, entrambi vanno incontro senza troppa convinzione a un cambiamento. Kash scopre una nuova sfumatura del suo potere di controllare il tempo, mentre Jizzlord dovrà fare i conti con una dura verità sul suo passato che porterà l’introduzione di un nuovo personaggio, Nora, la nemesi di Jess. Una donna di successo spietata che metterà a dura prova il suo temperamento esplosivo. L’allestimento di un musical strampalato, diretto d Kash, riunirà la banda dei giustizieri.
Extraordinary, irresistibilmente pop
Gli otto episodi sono diretti dal regista Toby McDonald, in grande sintonia con la creatrice della serie, per aver diretto già i suoi spettacoli teatrali. Extraordinary si conferma una piccola perla di intrattenimento, dalla scrittura brillante e l’estetica pop, accattivante a partire dalla grafica fumettistica dei titoli di testa e di coda. Coloratissimi i costumi che rispecchiano l’indole di ogni personaggio, curate le scenografie, dall’accogliente appartamento di Jen, alla casa moderna shabby chic di Nora.
La colonna sonora si conferma un elemento portante della serie, come l’esplosiva 2 Be loved di Lizzo nell’incipit che regala una scatenata sequenza di ballo. Tra le trovate più esilaranti di questa stagione, c’è sicuramente quella di Little Italy, un ristorante in miniatura dove per entrare bisogna farsi rimpicciolire, in cui vengono serviti enormi spaghetti, oppure la fossa, una specie di buco nero dove poter sbarazzarsi per sempre di qualsiasi cosa.
I punti di forza della serie, oltre al caratteristico umorismo inglese, sono proprio questi piccoli momenti di immaginazione sfrenata al servizio della costruzione verosimile di un mondo, dove governa una sensazionale normalità. Ancora più in risalto, in questa seconda stagione, è il contrasto tra una società “straordinaria” dove a governare sono i poteri che si rivelano del tutto inutili e una vita “normale”, senza poteri ma ricca di emozioni autentiche e dotata di una tenacia con cui si può superare ogni ostacolo.