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‘Sean Connery vs James Bond’: l’ultima sfida

il regista Gregory Monro indaga la relazione tra l'attore Sean Connery e il personaggio che lo ha reso grande: James Bond

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Gregory Monro, regista e sceneggiatore francese, dopo il documentario Kubrick by Kubrick, dirige un lungometraggio sulla complicata e difficile relazione che si instaura tra l’attore inglese, Sean Connery e il personaggio che lo ha reso noto al grande pubblico, James Bond in Sean Connery vs James Bond.

Aggiunto di recente su Raiplay, oltre all’agente 007, viene raccontato il percorso di uno dei più grandi attori britannici. Dall’infanzia all’esordio al cinema, passando per il teatro fino al definitivo successo.

Un documentario incentrato anche sulla vita privata dell’attore, grazie a diverse immagini di repertorio e interviste ad amici, attori e registi che hanno potuto interagire e comprendere l’uomo dietro la maschera.

“Sean Connery vs James Bond”: la trama

Sean Connery cresce in un quartiere periferico di Edimburgo e per aiutare la famiglia. Sin da piccolo, si occupa di diversi lavori per portare del denaro a casa. Successivamente, si arruolerà in marina, che, come si evince dalle diverse interviste, sarà un grande trauma per l’attore britannico. Tornato in patria, inizierà a lavorare in teatro per poi esordire nel film Scotland Yard, sezioni omicidi in cui interpreta un criminale in fuga per Londra. Elegante nei modi, nei vestiti e sul palco, per i produttori Broccoli e Saltzman è perfetto per interpretare James Bond, l’agente segreto britannico protagonista dei romanzi di Ian Fleming. Nel 1962 esce Agente 007- Licenza di uccidere e cominciano così il successo e il calvario. Non esiste più l’attore, ma solo il personaggio. Costretto a proseguire la saga, anche per questioni di contratto, cercherà sempre di affiancare altre interpretazioni per provare a fuggire dal ruolo costruitogli attorno.

Con La collina del disonore del 1965 raccoglie consensi e mostra al pubblico le sue capacità attoriali e stilistiche. Nonostante ciò, Connery non riesce ad emergere oltre il personaggio di Bond, entrando in un periodo di depressione di cui rimane vittima la prima moglie dell’attore: Diane Cilento.  Costretto a un periodo di cura, per contratto, interpreta un ultimo film come protagonista agente 007.

Seguiranno altri successi fino ad ottenere l’Oscar come miglior attore non protagonista ne Gli intoccabili che lo consacrerà , definitivamente, come un grande attore, al di fuori della saga dell’agente segreto destinato a rimanere, per sempre, nella storia del cinema.

Sean Connery vs James Bond

Una vita alla ricerca del personaggio perfetto

Molti scrittori, così come numerosi attori, hanno raggiunto il successo creando o incarnando personaggi dai quali non sono più riusciti a liberarsi. Sherlock Holmes di Conan Doyle è forse il caso letterario più conosciuto in questo senso e che più si avvicina al rapporto odio-amore che Connery nutrì per questo personaggio, decisivo per la sua carriera, ma anche così lontano dalla sua personalità.

Il personaggio di Bond, infatti, ebbe un successo planetario e una fama senza precedenti. Sean Connery stesso, in un’intervista presente nel documentario, racconta le potenzialità del film:

In un dopoguerra tetro e grigio, il fascino esercitato da isole tropicali, avventure e storie d’amore era potente. Questo discorso è valido anche per il film. In un altro periodo, forse, non avrebbe avuto lo stesso successo.

Un uomo giusto al momento giusto, una vera e propria rivoluzione culturale. Nonostante ciò, l’attore britannico ha sempre inseguito un altro tipo di personaggio: più versatile, profondo e dalle diverse sfaccettature. Un personaggio che potesse affermarlo tra i grandi attori del secolo scorso.

L’evoluzione finale di Sean Connery

L’eroe macho, elegante e spietato interpretato in James Bond e da cui ha sempre provato a fuggire l’attore, nel tempo, si è trasformato in un vecchio saggio con la barba grigia. Ha fatto da mentore a una nuova generazione di attori in film cult come Gli intoccabili Indiana Jones e L’ultima crociata, ed è diventato uno dei comici più rispettati e amati del cinema contemporaneo.

Ne Il nome della rosa interpreta uno Sherlock Holmes medievale, ma possiede dei tratti particolari. Sarà compassionevole e paziente. La sua abilità sta nel dispensare informazioni e consigli con grande fermezza e convinzione.

Gli ultimi film, infatti, saranno decisivi per la finale consacrazione dell’attore. Diventerà un maestro, un padre, un nonno e un saggio consigliere. Otterrà, dopo anni di continua ricerca, la versatilità che non riusciva ad ottenere con l’agente segreto britannico.

Il successo di James Bond, per Sean, è stato un colpo di fortuna. Ha puntato tutto su un cavallo vincente ma in realtà non era lì per quello. Era lì per Scoprendo Forrest, Gli intoccabili e La collina del disonore. 

Così parla, nel finale del documentario, Micheal Feeney Callan, storico del cinema.

Sean Connery vs James Bond

Fine di un viaggio

Sean Connery muore, all’età di novant’anni, nel 2020. Ha vinto un premio Oscar e tre Golden Globe. Volto di una generazione intera con il suo agente segreto, nelle difficoltà ha saputo riscoprire se stesso sia come attore che come uomo. Da un quartiere popolare di Edimburgo a un successo stellare.

Una ricerca continua e una dedizione al lavoro che lo hanno fatto diventare uno degli attori britannici, e non solo, più importanti di sempre.

Una delle sue frasi più famose da chi ne ha celebrato e raccontato la carriera è:

Forse non sono un buon attore, ma qualsiasi cosa avessi fatto, sarei stato peggio

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Sean Connery vs James Bond

  • Anno: 2021
  • Durata: 53'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Gregory Monro