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FESTIVAL DI CINEMA

C-Movie Film Festival: Cinema – Corpi – Convivenze al femminile

In anteprima tre film che raccontano il femminile oggi durante quattro giorni di proiezioni, incontri e ospiti per la prima edizione del C-Movie Film Festival. Dacia Maraini, Macha Méril e Barbara Bouchet tra le ospiti della manifestazione.

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Si svolgerà a Rimini dal 20 al 23 marzo 2024 la prima edizione di C-MOVIE Film Festival, manifestazione organizzata da Kitchenfilm con la direzione artistica della regista e distributrice Emanuela Piovano, realizzata con la collaborazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.

C-Movie Film Festival: il focus sul femminile

Nato come una rassegna tutta al femminile per offrire riflessioni, testimonianze e dibattiti attraverso il cinema, C-MOVIE è una manifestazione molto peculiare che intende raccontare la contemporaneità partendo dall’esplorazione dei tre concetti chiave che le danno il nome: Cinema, Corpi, Convivenze. Cinema inteso come arte del narrare offrendo una finestra sul mondo. Seguono i Corpi, tematica centrale nella società odierna e nelle riflessioni sul femminile oggi. Infine, Convivenze, nel senso di relazioni ma anche inclusione e multiculturalità.

Ma la rassegna vuole anche essere un invito alla scoperta e alla riflessione di un cinema marginale, inteso come cinema “di confine”, capace di farsi interprete del dialogo tra generi, culture, storie, che sappia coinvolgere il pubblico più ampio possibile. È proprio a partire da questi spunti che a Rimini prenderanno il via le quattro giornate di C-MOVIE presso la Cineteca di Rimini e lo splendido Cinema Fulgor. Attraverso anteprime internazionali, incontri, testimonianze e dibattiti intendono raccontare snodi cruciali del contemporaneo.

Anteprime e proiezioni dell’edizione 2024

Tre anteprime internazionali saranno il primo spunto di riflessione per offrire uno sguardo esclusivo su opere cinematografiche di tematiche femminili in modo innovativo e coinvolgente. Le registe e i registi saranno a Rimini per introdurre le anteprime dei tre film, che dopo la presentazione al festival arriveranno subito in sala con Kitchenfilm. Zafira, l’ultima regina diretto a quattro mani da Damien Ounouri e Adila Bendimerad (anche protagonista) è una pellicola in costume che offre un inedito racconto di empowerment femminile tramite le gesta di una figura centrale per la cultura algerina. Di fatto, Zafira, moglie dell’ultimo re di Algeri Salim Toumi, lottò per difendere la sua comunità dal pirata Barbarossa.

Segue Solo per me di Lucie Borleteau. Una fiaba moderna ambientata in uno strip-club, tra la scoperta del piacere e i sentimenti: un vero e proprio inno alla libertà femminile attraverso i corpi. La regista dipinge un ritratto corale di donne che trovano la propria realizzazione nella professione dello strip-tease in un film contemporaneo privo di moralismi. Con il tono e la leggerezza della commedia romantica mostra la scoperta di sé e dell’amore.

Il corpo femminile è anche al centro di Senza prove di Béatrice Pollet, raccontato da una prospettiva completamente diversa. Di fatto, il film è un appassionante thriller giudiziario che affronta il tema della negazione di gravidanza. Ispirata a fatti realmente accaduti, l’opera seconda di Béatrice Pollet affronta la questione delicata della maternità in un intenso legal drama.

Gli omaggi

Nella città che ha forgiato l’immaginario di Federico Fellini, non può mancare un omaggio al maestro. C-MOVIE inaugurerà la sua prima edizione con uno dei film che indaga i rapporti tra maschile e femminile, La città delle donne, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Durante la manifestazione sarà proiettato il cortometraggio d’animazione La Fellinette di Francesca Fabbri Fellini, che celebra il regista con atmosfere oniriche e poesia.

Si renderà omaggio alle protagoniste della manifestazione con le proiezioni di brevi film in Super8 di Dacia Maraini (Trio, Giochi di latte, e non solo) e del suo lungometraggio L’amore coniugale (copia dal CSC-Cineteca Nazionale). Quest’ultimo vede Macha Méril protagonista. Sarà inoltre proiettato Per le antiche scale di Mauro Bolognini interpretato da Barbara Bouchet al fianco di Marcello Mastroianni. Nel segno della commedia la proiezione di Io lui lei l’asino, storia di tradimenti tra avventure e bugie, di Caroline Vignal e con Laure Calamy, tra le più amate attrici francesi. Il pubblico potrà inoltre ammirare Edgar Morin, chronique d’un regard, bellissimo ritratto dedicato al celebre filosofo e sociologo intriso di riflessioni sul cinema. Il tutto grazie alla regia di Olivier Bohler e Céline Gailleurd.

In programma anche film che raccontano due straordinari personaggi femminili italiani. Il primo, La donna che riapriva i teatri, docufilm di Francesco Ranieri Martinotti su Roberta Betti che ha dedicato la sua vita a salvare un teatro dalla chiusura. Segue Il popolo delle donne di Yuri Ancarani, in cui Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicanalista, tiene una lezione sul rapporto fra la crescente affermazione sociale femminile e l’aumento della violenza sessuale maschile. Ultimo in programma è Umanità (copia dal CSC-Cineteca Nazionale), pellicola del 1919 di Elvira Giannella dal racconto Tranquillino dopo la guerra vuol ricreare il mondo di Vittorio Emanuele Bravetta. Sarà presentato dallo storico del cinema Sergio Toffetti.

Ospiti e incontri

Oltre alle proiezioni, il festival ospiterà una serie di incontri e convegni con esperti del settore, per discutere e riflettere sul ruolo contemporaneo della donna nel cinema e la sua rappresentazione mediatica. Ospite d’onore sarà Dacia Maraini, da sempre impegnata per i diritti delle donne. All’autrice C-MOVIE dedica un vero e proprio omaggio con un focus sulla sua carriera da regista. Maraini sarà inoltre protagonista di un incontro con il pubblico alla presenza di Annamaria Licciardello, responsabile della Diffusione Culturale della Cineteca Nazionale, e Macha Méril. Ospiti saranno inoltre i registi e le registe dei film in programma: Yuri Ancarani, Olivier Bohler, Lucie Borleteau, Céline Gailleurd, Damien Ounouri, Béatrice Pollet, Francesco Ranieri Martinotti e Caroline Vignal.

Altra grande protagonista sarà Barbara Bouchet, icona cinematografica, tra commedie anni ‘70 e ‘80 e ispirazione per Tarantino. Bouchet sarà presente per la proiezione di Per le antiche scale. Alla sua carriera sarà dedicata la proiezione di un film a sorpresa, che chiuderà il programma. Inoltre, in occasione dell’apertura del festival, La città delle donne sarà preceduta da un incontro tra tre autrici che hanno conosciuto e raccontato il regista: Marina CerattoSonia Schoonejans, e Rosita Copioli. Il maestro sarà inoltre celebrato con una conversazione tra Piera Detassis (Presidente, Direttrice artistica Premi David di Donatello) e Marco Leonetti (Responsabile Cineteca Rimini, Museo Fellini) che racconteranno Fellini e le donne.

Altro momento importante sarà la presentazione del progetto di ricerca Registe nello specchio della stampa, un’analisi che ripercorre 20 anni di recensioni sui media italiani di film diretti da donne. A cura di Kitchenfilm, sarà presentata da Flavia Laviosa, Siria Calderone e Alice Cucchetti. Avrà luogo un incontro con gli studenti dell’ITTS “O.Belluzzi-Da Vinci” insieme alla professoressa Sabrina Venturi. Saranno proiettati due cortometraggi, Le imprese delle Donne (2020) e Bolle (2023), realizzati dagli studenti.

I convegni del C-Movie Film Festival

A partire dalle tre anteprime internazionali e dalle tematiche affrontate, prenderanno vita altrettanti congressi. Sarà l’occasione per approfondire i punti salienti del Festival, i fili rossi che attraversano questa prima edizione. Mediterranea – il nuovo mediterraneo delle donne sarà il primo dei tre convegni a partire dell’anteprima del film Zafira. Un’occasione per fare il punto sul cinema del mediterraneo a firma e soggetto femminile alla presenza di Giorgio Gosetti (Delegato Generale delle Giornate degli Autori al Festival di Venezia), Damien Ounouri, Ginella Vocca (Direttrice artistica MedFilm Festival), Karima Moual (giornalista).

La riflessione sul corpo sarà al centro del convegno Prime donne alla sbarra – chi ha paura di Giovanna d’Arco?, nel corso del quale si parlerà delle tematiche rappresentate nel film Senza Prove con la regista Béatrice Pollet. Ovvero di rappresentazione dei corpi in scena, ma anche di cosa significa fare un contratto d’attrice ed essere donna nello schermo. La conversazione sarà con Laurentina Guidotti (produttrice), Matilde Tortora (storica del cinema),  (direttrice di doppiaggio), Marina Marino (Avvocata) e Sonia Schoonejans (scrittrice).

L’anteprima del film Solo per me aprirà invece un dibattito più ampio in un convegno dal titolo I festival delle donne – pari opportunità o disparità opportune?. Si tratta di una riflessione che parte dal concetto di libertà affrontato nel film di Lucie Borleteau per entrare nel vivo del cinema, attraverso i festival delle donne. Parteciperanno al convegno Guendalina Ponti (storica avvocata del cinema), Maresa D’Arcangelo (Fondatrice del Festival di Cinema e Donne di Firenze), Elena Zanni (Direttrice generale Cinema Fulgor di Rimini), Stefania Ippoliti (Fondazione Sistema Toscana Responsabile Mediateca e Area Cinema), Camilla Toschi (Coordinamento attività Cinema La Compagnia), Livia Turco (Presidente della Fondazione Nilde Iotti, è stata Ministra della Solidarietà Sociale e della Salute).

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