‘One Day’è la commovente serieNetflix tratta dal romanzo omonimo di David Nichols (2009).
Oltre ai due protagonisti – Ambika Mode Leo Woodall, tra gli interpreti ci sono anche: Eleanor Tomlinson (Sylvie), Essie Davis (Alison Mayhew), Tim McInnerny (Stephen Mayhew). Jonny Weldon (Ian), Brendan Quinn (Callum), Billie Gadsdon (Jasmine). Toby Stephens (Lionel Cope) e Joely Richardson (Helen Cope).
In soli 12 episodi (poco più di 20 minuti ciascuno) il serial racconta frammenti della vita di Dexter ed Emma legati da un rapporto che fugge ad una reale identificazione ed emblemi , in realtà, dell’eterno dilemma tra immutabilità del destino e volontà personale.
La trama di One Day
One Day narra la storia di Emma Morley (Ambika Mod) e Dexter Mayhew (Leo Woodall). I due si avvicinano per la prima volta il 15 luglio 1988, la sera della loro laurea all’Università di Edimburgo. Nonostante l’immediata affinità e un’ iniziale attrazione, il loro rapporto prenderà quasi immediatamente una piega soprattutto amichevole disperdendo quelle che erano state le iniziali reciproche sensazioni di avvicinamento sentimentale. La mattina dopo i due decidono infatti di intraprendere strade diverse, pur cercando di mantenere un contatto costante e di ritrovarsi ogni anno. Ma, dove saranno in questo giorno ordinario il prossimo anno, l’anno dopo e ogni anno successivo?
In ogni episodio ritroviamo Dex ed Em in questo giorno particolare, ogni volta un anno più vecchi, mentre crescono e cambiano, si ritrovano e si separano, vivendo gioie e delusioni.
One Day: Anno dopo anno
Nel 2009 David Nicholson pubblicò con successo il romanzo omonimo che portò ad una trasposizione cinematografica diretta da Lone Scherfig (2011) e interpretata da Anne Hathaway e Jim Sturgess. Immediato il consenso ottenuto con un riscontro di gradimento che continua ancora oggi. Il film colpì per la delicatezza di una storia struggente sì ma, con molti spunti di riflessione. Perchè dunque fare una serie da un soggetto già così conosciuto e apprezzato e difficilmente non paragonabile alla pellicola precedente? (e ai due interpreti precedenti!)
Sbarcata nella settimana di San Valentino, la serie One Day ha in realtà subito conquistato il cuore del pubblico (non solo teen) per vari motivi.
Quando piove il giorno di San Svitino piove per 40 giorni .
Il giorno di San Svitino è il 15 Luglio. Ma il 15 luglio di Dex ed Emma non piove mai. Almeno fino ad un certo punto.
Ed è proprio questo del serial a colpire positivamente e nell’immediato: questa sua parvenza di apparente lucentezza e spensierata giovialità. Risvolti pseudo romantici, sarcasmo al punto giusto, paesaggi assolati in Grecia, lussureggianti campagne inglesi e Bistrot parigini. Puntata dopo puntata, anno dopo anno, assistiamo all’evoluzione delle vite di Dexter ed Emma attraverso il loro rapporto con gli amici, le loro esperienze sentimentali e di vita professionale, le loro ambizioni e successive frustrazioni . Il tutto costruito attorno ad un perfetto meccanismo cronologico che segna , anno dopo anno, le tappe decisive e quelle meno importanti, di questa già collaudata formula narrativa. L’apparente atemporalità della narrazione è una formula ripresa dal film di Scherfig e qui estremizzata maggiormente per raccontare più aspetti della vita dei due protagonisti. Rispetto al film conosciamo molti più particolari delle loro personalità spesso analizzate anche indipendentemente dal loro reciproco rapporto. Le lancette del Tempo scorrono velocemente in avanti (con pochi flashback) lasciando intravedere, dalla musica alle comunicazioni, quelli che sono anche i più simbolici cambiamenti socio culturali degli anni .
Dexter ed Emma
Uno dei meriti del serial è l’interpretazione dei due protagonisti. Bravi sia l’intensa Ambita Mod (conosciuta come la Shruti Acharya nel dramma della BBCThis Is Going to Hurt-2022 ) che l’inquieto e tormentato Leo Woodall (noto per i suoi ruoli nella seconda stagione della serie HBO The White Lotus (2022) e nominato agli Screen International Star of tomorrow).
Convincono entrambi nell’indossare i panni di due personaggi tanto diversi e lontani per carattere ed estrazione sociale quanto affini per passione, fragilità e desiderio di appartenenza.
Lui, entusiasta e triste figlio della classe privilegiata inglese, snob e viziato ma dotato di una bontà disincantata e di una ricca armonia interiore; lei, intellettuale, intelligente , combattiva e complessa quanto attratta da inconfessate e fantasiose voluttà sensoriali e creative. I due si scontreranno come una corrente di aria fredda nel mezzo del caldo torbido del deserto provocando la formazione di un fenomeno relazionale insolito, complesso ed unico. Nel mezzo del loro speciale rapporto si scontreranno, si ritroveranno per poi perdersi ancora e ancora ma sempre costruendo ogni volta un pezzo in più del loro frammentato Puzzle.
Un’affinità in crescendo
Se inizialmente si resterà alquanto restii a sviluppare un’immediata empatia fra i due personaggi (la fisicità dei due attori è lontana da quella dagli interpreti del film ) nel tempo dilatato di One Daysarà tutto in evoluzione. Paradossalmente nelle iniziali scene sentimentali fra i due sembra manchi la necessaria sensualità e appare quasi di dover assistere ad una forzatura in alcune scene di avvicinamento. Quasi come fossimo noi spinti a dover necessariamente vedere che ci sia dell’altro quando neppure loro ci credono veramente.
L’affinità e la chimica fra i due interpreti sarà in realtà un crescendo, forse proprio per sottolineare come la consapevolezza del sentimento (o meglio l’accettazione) sia avvenuta per gradi. Un processo riuscito che culmina infatti nella seconda parte (la più riuscita) che coincide anche con la fine dell’infanzia e con il sopraggiungere della dura realtà della vita da Adulti.
Cosa non funziona
La mancata linearità temporale, se apprezzabile dal punto di vista del mantenimento della novità, crea però a volte nel serial un effetto di discontinuità . I Tempi risultano a volte o troppo prolungati (le scene dedicate ai litigi tra Ian ed Emma con immotivati vuoti di sceneggiatura) o con dialoghi e scene stiracchiate in modo superficiale senza dare spessore necessario ai personaggi di contorno (la madre malata, la famiglia folle della moglie di Dex, l’amica di sempre Tilly).
Una tensione narrativa avvertita poi come a sè in ogni episodio, a volte scollegato completamente dal precedente . Difetto molto probabilmente da addebitare alla pluralità di mani registiche intervenute. La serie creata da Nicole Taylor non ha un’immediata identità individuale e accanto a Molly Manners si alternano alla regia John Hardwich e Luke Snellin.
Conclusioni
Nostalgia. E’ questo però l’effetto duraturo che genera la visione di One Dayed è infine difficile restare indifferenti dinanzi alla curiosità di dover concludere questo lungo viaggio (anche culturale e musicale) e capire infine cosa accadrà tra i due (anzi ‘come’ diremmo visto che, se abbiamo visto il film o letto il libro, un’idea ce la siamo già fatta). Anche se non perfetto, il serial ha il merito di essere riuscito ad aggiungere qualcosa ad una storia già ben nota e di aver saputo calare lo spettatore nel mondo dei due protagonisti. Attraverso ogni episodio ci si immerge nella vita di Dexter ed Emma, nella loro complicata relazione a due e impariamo a conoscere forse un po’ meglio le loro singole e private sfaccettature.
Non solo la coppia , non la Storia d’amore, ma la dimensione , i sogni, le gioie e i dolori di Dex ed Emma, che, un giorno, si incontrarono, forse non per caso.
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