‘Il Migliore dei Mondi’, ritorno all’analogico con Maccio Capatonda

Su Prime Video dal 17 novembre è disponibile Il Migliore dei Mondi, il nuovo film di Maccio Capatonda, diretto da Danilo Carlani, Alessio Dogana, Marcello Macchia, presentato da Lotus Production in collaborazione con Prime Video.

Nel cast, insieme a Maccio Capatonda, anche la giovane attrice rivelazione Martina Gatti e Pietro Sermonti, catapultati in un mondo analogico che, forse, abbiamo dimenticato troppo presto.

La trama

Il protagonista de Il Migliore dei Mondi è un uomo comune del millennio digitale, Ennio Storto, che viene improvvisamente proiettato in un inaspettato viaggio analogico.

Ennio è completamente assuefatto alla tecnologia odierna, non si stacca mai dal suo Iphone ultimo modello, ha una casa domotica in tutto e per tutto, esce con diverse ragazze ma solo dopo aver studiato a fondo i loro profili social, per creare l’appuntamento perfetto.

Ma un giorno, improvvisamente, si ritrova in un 2023 alternativo: la tecnologia si è fermata per sempre agli anni ’90, per via di quel famoso Millennium Bug che ha sconvolto tutto il progresso tecnologico.

Ma quello che nasce come un disastroso imprevisto può evolvere in un’avventura straordinaria, in cui Ennio scoprirà un nuovo lato di sé.

La vita lenta che abbiamo dimenticato

Ci ricordiamo com’era il mondo prima dell’invasione della tecnologia e dei social network nella nostra vita? Probabilmente no ma, se ci soffermiamo a pensare, sicuramente la maggior parte di noi ricorderà una realtà molto più semplice.

È questo che con il suo nuovo film vuole rimarcare Maccio Capatonda, una pellicola in cui tra nostalgia dei tempi passati e riflessione sul presente, ci racconta una storia divertente, con il suo stile inconfondibile, e molto efficace per il messaggio che vuole trasmettere.

Il Migliore dei Mondi ha alla base un’idea davvero astuta, come tutte quelle di Maccio d’altronde. Un rischio però perché mescolare bene satira, comicità e una riflessione profonda sul mondo che viviamo non era certo una missione semplice.

Il film ci riesce e anche bene, si ride di situazioni paradossali, si empatizza con il protagonista, tanto che alla fine, con un finale che non spoileriamo, restiamo lì a fissare lo schermo e a pensare se davvero tutto questo bombardamento tecnologico ha fatto bene alla nostra società.

Il riflesso della nostra realtà

Il Migliore dei Mondi porta sul piccolo schermo un riflesso sulla nostra società, che non vuol essere una critica, ma forse semplicemente un aiuto, una spinta a capire quanto ci stiamo spingendo oltre, quanto sarebbe bello invece fare un passo indietro.

Ennio siamo tutti noi, ormai schiavi dei nostri smartphones, della domotica casalinga, di tutte le tecnologie all’ultimo grido e, soprattutto, dei social network.

Maccio Capatonda, nella vita Marcello Macchia, ci pone davanti a questo:  quanto stavamo bene quando tutto era più lento e quando i rapporti con le persone erano reali, non nascosti dietro un piccolo schermo nero?

Il film è un viaggio nel passato, ma anche nel presente, un buon prodotto, divertente, godibile, con la giusta durata per ritenersi soddisfatti, grazie anche al cast che tiene testa alla comicità del protagonista, in particolare Pietro Sermonti, che interpreta il fratello strampalato di Ennio.

Per finire, non possiamo altro che dire che il talento di Maccio Capatonda era già palese, ma ora il suo genio lo è ancora di più.