
Anno: 2012
Durata: 115′
Genere: Drammatico
Nazionalità: Russia
Regia: Kirill Serebrennikov,
Torna in Laguna il regista russo Kirill Serebrennikov, (nel 2009 presentò nella sezione Orizzonti Kiss the Shrimp, episodio del film collettivo Korotkoe zamykanie) aprendo il concorso ufficiale di Venezia69 con un dramma sulla gelosia, dal titolo Izmena (Betrayal).
Una dottoressa sta svolgendo un controllo di routine su un paziente, la situazione appare tranquilla, finché la donna confessa di avere un problema: il marito la tradisce con sua moglie. Il paziente, confuso, si alza e lascia la stanza; ma da quel momento in poi, tra i due si innesca un rapporto malato. Legati da una gelosia ossessiva e masochista, la coppia inizia a seguire tutti i movimenti dei rispettivi partner, fino a spingersi oltre il lecito.

Izmena (Betrayal) è un film dalla trama imprevedibile che infonde inquietudine nello spettatore e cattura la sua l’attenzione con una regia di tutto rispetto e soluzioni estetiche notevoli. Il nostro sguardo si affida totalmente alla macchina da presa, in grado di far rivivere il dramma dei protagonisti e il conseguente desiderio di vendetta. La narrazione, però, non conserva per tutta la durata del film la sua coerenza, soprattutto dopo il primo colpo di scena. Da un certo momento in poi, alcune scelte risultano forzate e quasi prive di senso. La storia si dilata e quel che resta è un senso di inverosimiglianza che lascia interdetto lo spettatore.
Si può dire che Serebrennikov ha in parte deluso le aspettative di quei cinefili che attendevano con ansia il suo ritorno in Italia, dopo che nel 2006 vinse il primissimo Festival di Roma con Playing the victim, una black comedy mai distribuita in Italia.
Valentina Calabrese