In onda su RaiUno ogni lunedì in prima serata la quarta stagione de I Bastardi di Pizzofalcone.
A distanza di ben cinque anni dal suo inizio, la serie continua ad essere uno dei migliori prodotti del canale Rai. Lo confermano anche gli ascolti: l’ultimo episodio di lunedì 30 Ottobre ha registrato un totale di 3.692.000 spettatori e il 20.08% di share.
Interpretata da Alessandro Gassman, Massimiliano Gallo, Carolina Crescentini, Simona Tabasco, Antonio Folletto. Tosca D’Aquino, Gianfelice Imparato e Gennaro Silvestro, la stagione quattro si concluderà il 13 novembre.
In attesa di vedere il grande finale di stagione, proviamo a capire perché I Bastardi di Pizzofalcone continua ad essere un successo.
I Bastardi di Pizzofalcone: le origini
Dai romanzi di Maurizio De Giovanni, la serie inizia ad essere trasmessa sul canale RaiUno nel 2017. Alla base l’arrivo di Giuseppe Lojacono (Gassman), che, ingiustamente allontanato dalla Sicilia per sospetti di collusione con la mafia, viene ricollocato a Pizzofalcone insieme ad altri poliziotti in grado di far trionfare la giustizia laddove se ne era dimenticata la presenza. Arrivato a Pizzofalcone, trova un gruppo di poliziotti con a capo Luigi Palma, il cui lavoro è destinato ad essere precario. Ma la determinazione del gruppo di Pizzofalcone e la passione nel portare a termine i casi assegnati fa sì che il commissariato sia ben presto rivalutato.
Dove vedere le stagioni precedenti
La quarta stagione de I Bastardi di Pizzofalcone
La quarta stagione si apre a ridosso degli eventi dell’ultima puntata della terza stagione. Lojacono è scomparso. Tutti cercano l’ispettore ma con scarso successo e, dopo tre settimane, viene ritrovata la sua giacca accanto ad una vasca dove un corpo è stato sciolto nell’acido. La notizia sconvolge tutta Napoli. Lojacono è stato ucciso.
Inizia con un grande colpo di scena la quarta stagione della serie che, come le precedenti, vede il gruppo di Pizzofalcone indagare sui casi di omicidio avvenuti nella loro di zona di competenza napoletana. Sconvolti dalla morte di Lojacono, i membri del commissariato si uniscono ancora di più.
Determinati a scoprire la verità sui mandanti dell’omicidio e sulla vicenda di Squillace sulla quale indagava Lojacono, Palma e suoi ispettori scoprono qualcosa di più sulla morte, o presunta tale, di Giuseppe.
Diretta da Monica Vullo e co-diretta da Riccardo Mosca nel primo episodio, la quarta stagione è composta da quattro episodi.
Due colpi di scena per I Bastardi
La quarta stagione inizia con due colpi di scena in una sola puntata. La sera stessa dell’annuncio della morte dell’ispettore, Palma trova ad aspettarlo sotto casa Lojacono richiedente aiuto. La sua morte, spiegherà all’amico, è stata camuffata da Squillace e i suoi uomini che, dopo averlo intimato a non farsi vedere da nessuno (pena la morte della figlia di Lojacono) lo hanno costretto a una vita da vagabondo. Ma Lojacono non può lasciare Napoli e, soprattutto, far credere alle persone che ci sia ancora un legame con la mafia.
Perché la quarta stagione continua ad essere un successo?
Grazie alla sceneggiatura. Oltre a mantenere un filo conduttore con la trama di Lojacono introdotta nella prima stagione, la sceneggiatura riesce a calibrarsi nell’analizzare in ogni puntata un caso estraneo a quello personale di Lojacono. La scrittura della sceneggiatura è attenta e appassionata. Ogni caso presentato, dopo ben quattro stagioni, è unico e non vi è ripetizione o rimando a quelli precedenti. Gli stessi protagonisti di queste situazioni, hanno storie differenti e una minuziosa ricostruzione della propria personalità. La stessa struttura circolare di ogni episodio che si apre con un incidente, spesso con relativa morte di un individuo, indagine e soluzione non appare mai noioso. Un sistema del genere, dopo quattro stagioni e trentaquattro episodi, avrebbe potuto risultare ridondante. Invece la trama è affascinante e coinvolgente. In più, il crimine risolto nell’arco della tempistica di un episodio lascia spazio alla “grande” indagine riguardante Lojacono e ora tutti i Bastardi.
La stagione 2
Perché la quarta stagione continua ad essere un successo?
Per il cast e i personaggi.
Come avviene anche con quelli di secondo piano, ogni personaggio de I Bastardi di Pizzofalcone ha alle sue spalle una psicologia ben definita. Divenuti un gruppo con il passare del tempo, la squadra di questo commissariato è composta da tanti individui imperfetti e unici nelle loro contraddizioni. Questo aspetto è, probabilmente, il grande punto di forza della serie. Luigi, Ottavia, Romano e gli altri sono persone prima di essere poliziotti e come tali hanno pregi e difetti. La loro imperfezione viene messa nero su bianco e lo spettatore si ritrova in questi personaggi in quanto la perfezione non esiste e, soprattutto, vederla può essere fin troppo scontato e demotivante. In più, l’ottimo affiatamento tra tutti gli attori, guidati da due incredibili Alessandro Gassman e Massimiliano Gallo, contribuisce al trasporto emotivo verso questa serie alla quale continuiamo ad augurare longevità.