Absolute Beginners è la nuova serie tv polacca targata Netflix, a metà tra un coming of age e un dramma per adulti. La serie esplora le dinamiche tra gli adolescenti Lena, Niko e Igor alle prese con la realizzazione di un film scolastico. Lena e Niko sono effettivamente i realizzatori del film mentre Igor entrerà nelle loro vite e nel loro film a seguito di un incidente spiacevole. Ad alternare queste vicende, per lo più i drammi tra i genitori dei protagonisti adolescenti. Sono assenti nelle vite dei figli, e oscillano tra comportamenti da adulti effettivi ad altri simili a quelli dei personaggi più piccoli.
Il taglio “Gen Z” di Absolute Beginners
La serie punta la lente d’ingrandimento soprattutto sui più giovani attraverso tematiche come i primi amori adolescenziali, la scoperta della propria identità e del proprio spazio nel mondo, la consapevolezza di cosa sia la cosa giusta da fare e di come affrontare problemi che sembrano più grossi di noi. Absolute Beginners fa quindi un ritratto che, seppur non nuovo nel panorama dei teen-drama contemporaneo, dimostra comunque attenzione a quelli che sono i sogni e i problemi della generazione Z. La serie però è spesso insicura nel rappresentarla, cadendo in dialoghi banali, luoghi comuni e personaggi, soprattutto quelli adulti, macchiettistici e appena abbozzati.
L’aspetto meta-cinematografico
Absolute Beginners ha, tuttavia, diversi punti di forza.
Il primo è l’aspetto meta-cinematografico. Il film che Lena e Niko stanno girando si presenta come una storia in costume. I protagonisti sono due giovani innamorati, costretti a vivere male per le imposizioni sociali. Emergerà presto la somiglianza tra le condizioni di vita di Lena e Niko e quelle dei personaggi che stanno interpretando. L’aspetto meta-cinematografico dimostra davvero la sua forza nell’ approfondimento dell’amicizia tra i due protagonisti. Lena e Niko si troveranno infatti a girare scene che metteranno in discussione il legame e la fiducia che pensavano di condividere. Si troveranno molto spesso ad accendere la macchina da presa l’uno ad insaputa dell’altro. La loro amicizia diventerà un vortice dove realtà e finzione, attore e personaggio cominceranno a confondersi. La loro volontà di portare a termine il film sembra mossa da una forza piùgrande di loro. In questo senso, una sequenza davvero potente, è quella dell’ingresso di Igor nelle vite di Lena e Niko. Quando questi salveranno la vita a Igor, infatti, Lena deciderà di accendere la macchina da presa e riprendere questo momento di rinascita che, per i due protagonisti, solo il cinema può fare.
La rappresentazione dello spettro autistico
L’amicizia che nascerà tra questo trio è caratterizzata dal secondo punto di forza della serie: la bellissima rappresentazione di persone nello spettro autistico. Lena è infatti nello spettro autistico. Tuttavia, a differenza di quello che purtroppo si è abituati a vedere, ha fortissime capacità di interazione sociale, sa gestire e articolare le emozioni e ha una sensibilità artistica particolarmente spiccata. Absolute Beginners non manca però, come è giusto che sia, di rappresentare anche le difficoltà che le persone all’interno dello spettro autistico devono affrontare oggi in una società non pronta ad accoglierle e a rendersi più inclusiva nei loro confronti.
Absolute Beginners: le location
Le location e il loro utilizzo sono un altro merito che va riconosciuto alla serie. Absolute Beginners, infatti, decide di non ricostruire set in studio ma di utilizzare location in modo astuto ed inter-mediale. La Polonia del Nord che la serie mostra è bellissima e mozzafiato, con tanto di fiordi che ricordano i paesi nordici e casolari confortevoli in mezzo a boschi. Ma questi sono anche luoghi che interagiscono coi personaggi. I più giovani, infatti, si muovono spesso in spazi molto ariosi e spaziosi all’interno dei quali li vediamo spesso correre, ballare, muoversi freneticamente. Tutto ciò quasi in una volontà da parte dei ragazzi di voler conquistare questi spazi non riuscendo mai a farlo, impossibilitati dalle difficoltà relazionali che devono affrontare. I più adulti, invece, li vediamo spesso all’interno di ambienti piccoli e chiusi. Le loro urla sono contenute in questi interni dove spesso li vediamo piangere in silenzio e da soli. I genitori, qui, sono adulti che non sanno ancora gestire le loro vite, che spesso si comportano al pari dei loro figli. Questi spazi, quindi, rappresentano la loro condizione di mancata crescita. Spazi piccoli che contengono persone grandi, che prima o poi saranno costrette ad uscire e affrontare i loro problemi.
Absolute Beginners è una serie tv non perfetta ma che ha qualcosa di forte da dire e che, soprattutto, dimostra consapevolezza teorica e d’intenti.
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