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Fánhuā Chinese Film Festival

‘A Woman’ di Wang Chao: l’evoluzione è donna

Raccontare trent'anni di cambiamenti attraverso lo sguardo di una donna

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a woman wang chao

Dopo il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di San Sebastian 2022, A Woman di Wang Chao è presentato alla terza edizione del Fánhuā Chinese Film Festival di Firenze.

Un racconto che attraversa trent’anni con una sola protagonista. Silenziosa, determinata, potente.

Il film, un dramma al femminile, è tratto dal romanzo autobiografico Dream della scrittrice Zhang Xiu Zhen.

La trama di A Woman di Wang Chao

Dalla fine degli anni Sessanta all’inizio degli anni Ottanta, Kong Xiu, una normale lavoratrice, si è coraggiosamente liberata dalle catene di due matrimoni sfortunati ed è cresciuta fino a diventare quello che ha sempre sognato.

La recensione

Trent’anni di vita e di storia cinese raccontati tramite lo sguardo di una donna che, appena maggiorenne, si carica di responsabilità, ben più grosse di lei. Una vita, quella di Kong Xiu, dedita al lavoro, alla famiglia e, solo nei ritagli di tempo, a interessi personali. Il suo sogno nel cassetto viene represso da lei stessa, dalla società e da chi la circonda. Tutti le impediscono di raggiungere i suoi obiettivi e nessuno pensa a come possa stare veramente.

Se si dovesse riassumere A Woman di Wang Chao con una parola si potrebbe dire che si tratta di un film silenzioso. Quel silenzio, terrificante e potente al tempo stesso, è ciò che contraddistingue la protagonista e ciò che l’accompagna continuamente durante tutta la sua vita. Sembra rassegnata alla sua sorte e, apparentemente, sembra accettare quello che la vita le pone davanti.

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La Cina raccontata attraverso una donna

Il film non si limita a raccontare soltanto la vita, seppur pesante e difficile, di Kong Xiu. Tra gli obiettivi del lungometraggio c’è anche quello di mostrare la Cina e il suo cambiamento nel corso del tempo.

Per questo vengono inseriti richiami ed elementi che rimandano alla cultura popolare. Dagli appellativi compagno e compagna alle letture collettive dell’onnipresente libretto rosso dove vengono espressi i pensieri del padre della patria.

La storia, in parte ripetuta, della donna è il mezzo (e gli occhi) attraverso il quale guardare al cambiamento. Sta poi allo spettatore decidere in che modo farlo. Il compito del pubblico, in questo caso, è quello di osservare. Si entra facilmente in sintonia con Kong Xiu e con la sua continua lotta per districarsi dal male e dall’oppressione alla quale è costretta, ma non si scava a fondo a tal punto da sostituirsi a lei. La osserviamo, la capiamo e la comprendiamo. Ma il grande pregio del film è quello di non cadere mai in eccessivi pietismi.

A Woman di Wang Chao e quel treno misterioso

Un punto importante del dramma è indubbiamente il treno. Insieme a Kong Xiu è il personaggio ricorrente nei vari capitoli, ognuno corrispondente a un preciso anno, in cui è suddiviso il lungometraggio.

La storia si apre con un treno che torna e ritorna incessantemente a sottolineare non soltanto un passaggio, ma come a voler dire che c’è qualcosa di nuovo all’orizzonte verso il quale dirigersi. Metafora di un cambiamento e di un’evoluzione forse non troppo evidente, ma che sicuramente nella vita di Kong Xiu ha un significato ben definito.

Il trailer

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli

A Woman

  • Anno: 2022
  • Durata: 118'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Cina
  • Regia: Wang Chao