Compie 75 anni oggi 11 ottobre 2023 Giovanni Davoli, in arte Ninetto. Calabrese di nascita, nativo di San Pietro a Maida, paesino in provincia di Catanzaro, ha legato, indissolubilmente, la propria carriera alla figura di Pier Paolo Pasolini, suo scopritore, che lo volle interprete di quasi tutti i suoi film.
Ninetto Davoli, attore feticcio di Pier Paolo Pasolini
L’esordio sul grande schermo è datato 1964, con Il Vangelo secondo Matteo. Seguono poi Edipo Re, (1967), Teorema (1968), Porcile (1969), Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972) e Il fiore delle Mille e una notte (1974). Davoli è da considerare, certamente, l’attore feticcio di Pasolini e il testimone più autentico della sua poetica. L’inevitabile accostamento con il poeta-regista friulano, ha finito, in qualche modo, però, per incarcerarlo nel ruolo del personaggio, ingenuo e disincantato, perennemente sorridente, in grado di esprimersi, in maniera gergale, con un accento romanesco.
Eppure, a ben vedere, lo hanno diretto Carlo Lizzani in Requiescant, Bernardo Bertolucci in Partner, Giuliano Montaldo ne L’Agnese va a morire, Luigi Magni ne La Tosca e Elio Petri in Buone notizie. Consolidato anche il suo sodalizio con Sergio Citti, che l’ha voluto in Ostia, Storie scelerate, Casotto, Il minestrone e ne I magi randagi.
Attore eclettico e duttile
Grazie alla sua duttilità, Davoli compare in tante commedie (Er più – Storia d’amore e di coltello e Il conte Tacchia di Sergio Corbucci, Pasqualino Cammarata… capitano di fregata, di Mario Amendola, ne Il cappotto di astrakan di Marco Vicario,…), in qualche commedia sexy (La signora é stata violentata di Vittorio Sindoni, La liceale seduce i professori di Mariano Laurenti..), in un paio di gialli (Il vizio ha le calze nere di Tano Cimarosa). La sua ultima interpretazione è in Ritorno al crimine, per la regia di Massimiliano Bruno.
I film di culto di Ninetto Davoli
Messe da parte le numerose apparizioni televisive e i lavori teatrali, a mio avviso, il travolgente Ninetto Davoli è ricordato soprattutto per le opere pasoliniane nelle quali compare a fianco dell’immenso Totò (Uccellacci e uccellini, nell’episodio La Terra vista dalla Luna da Le streghe, e in Che cosa sono le nuvole?, episodio di Capriccio all’italiana), ma anche per il ruolo dolente e misurato di Giovanni, in Uno su due, di Eugenio Cappuccio (2006), grazie al quale si aggiudicò un Ciak d’oro nel 2007, come miglior attore non protagonista. A coronamento del fulgido percorso professionale, il Nastro d’argento alla carriera, nel 2015.
Ninetto Davoli: in principio fu con Totò e Pier Paolo Pasolini