Una commedia pericolosa: il giallo si tinge di pop
Prendi un plot da commedia gialla ad incastro, aggiungi un tot di interpreti scoppiettanti, un pizzico di noir, diversi riferimenti a classici quali 007, la Pantera Rosa, Misterioso omicidio a Manhattan, rendi omaggio a Hitchcock e la sua Finestra sul cortile; Alessandro Pondi mescola il tutto e porta in sala Una commedia pericolosa, una commedia pop ad alto tasso di ilarità che diverte con leggerezza ed ironia.
Una commedia pericolosa: Brignano nel cuore di una scatola cinese
Una commedia pericolosa sembra cucita addosso al suo protagonista, un Enrico Brignano aspirante agente segreto dall’animo puro che mette la sua comicità al servizio di una storia corale frizzante ed irresistibile. Maurilio Fattardi (che sulla scena del delitto, manco a dirlo, arriva sempre… tardi), sogna fin da bambino di diventare un agente segreto, ma i suoi sogni sono destinati ad infrangersi con la realtà, che lo vede diventare zelante addetto alla sicurezza alla Coin. Ma quando è a casa, prende il binocolo e si mette alla finestra: da qui, studia tutti i suoi vicini. Quando assiste all’omicidio della nuova inquilina del palazzo di fronte, l’avvenente hostess Rita (una deliziosamente ocheggiante e bravissima Gabriella Pession, che Pondi dirige a modello della mitica Marylin), l’agente Fattardi – nome in codice Mao – passa all’azione.
Una commedia corale che vanta interpreti d’eccezione
Ma la storia non è così semplice come appare; il tempestivo intervento del Commissario di Polizia (un Fortunato Cerlino in grande forma) e del suo agente Rondine (Marco Zingaro) trova una stanza vuota ed una hostess viva. Partono così le indagini non ufficiali di Mao e Rita, che si ritrovano a dipanare una vera e propria Sciarada mentre i cadaveri continuano ad apparire e scomparire e nuovi personaggi si affacciano nella storia. Ecco allora Paola Minaccioni in versione Jessica Rabbit nei panni di Francesca, segretaria del Re del Cotechino, Grazia Schiavo con i dreadlocks in quelli di una strozzina senza scrupoli, l’attrice e doppiatrice Manuela Ionica in quelli della sexy governante rumena Olga, che seducendo in palestra il marito della segretaria darà il via a un effetto domino di causa-effetto imprevedibile ed inarrestabile.
Un giallo ad incastri in stile anni Ottanta
Con Una commedia pericolosa, Pondi accetta suggestioni dal cinema stesso; se Brignano già dai titoli di testa è uno 007 nostrano, evidenti sono i riferimenti ad Alfred Hitckock (La Finestra sul Cortile) e Woody Allen (Misterioso omicidio e Manhattan), al Dottor Stranamore e alle commedie gialle italiane anni Ottanta come Delitti e Profumi, interpretato da Jerry Calà ed Umberto Smaila.
Pondi mescola il thriller, la suspence, con la leggerezza del gioco degli equivoci e la comicità dei suoi interpreti; nel suo agente Mao, Brignano mette tutta la sua bravura di monologhista e porta sul grande schermo il proprio caratteristico tratto teatrale del monologo confuso e del giocare sui semitoni. La Minaccioni trasforma la sua comicità innata infondendola nel ruolo di femme fatale, mentra Cerlino, più noto per interpretazioni drammatiche, torna alle origini. Perchè in fondo, come dichiara lo stesso Cerlino in conferenza stampa, “il cuore è lo stesso: in ogni commedia si nasconde un cuore di tragedia che fa il doppio giro e diventa risata”.