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‘Chapelwaite’: su Disney + la serie horror tratta da Stephen King

Passata un po' in sordina al momento dell'uscita, la miniserie con Adrien Brody tratta da un racconto di Stephen King arriva anche su Disney +. Un horror dignitoso, sebbene non troppo lontano dalla media del filone

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Dopo essere stata distribuita, senza grande clamore, nel 2021 da TIMvision, arriva anche su Disney +la serie Chapelwaite, ennesimo adattamento di un’opera di Stephen King. Dieci episodi, creati da Jason e Peter Filardi e interpretati da Adrien Brody, che riprendono quanto narrato dal Re del Brivido nel racconto Jerusalem’s Lot, sorta di prequel del suo celebre romanzo Le notti di Salem. Una storia fatta di suggestioni e immaginari differenti che la serie rielabora con un certo gusto per il gotico e il fantastico, prendendosi più di qualche libertà. Nel bene e nel male.

Trama

1850. Dopo la morte in mare della moglie, il capitano Charles Boone (Adrien Brody), assieme ai suoi tre figli, fa ritorno nel Maine per prendere possesso della misteriosa casa di famiglia, lasciatagli in eredità dal cugino Steven. Ma, nella vicina cittadina di Preacher’s Corner, le voci parlano di una maledizione che perseguita da generazioni i Boone e la lugubre Chapelwaite, insinuando che, forse, Steven non sia nemmeno davvero morto. Che con questo c’entri qualcosa anche il misterioso morbo che sta imperversando in città? E gli strani sogni di Charles, popolati da vermi e ricordi di un passato traumatico, che ruolo hanno con i sempre più misteriosi avvenimenti che coinvolgono la famiglia?

Immaginari differenti

In principio c’era un racconto, Jerusalem’s Lot, contenuto nella raccolta A volte ritornano. Un prequel del secondo romanzo di Stephen King, Le notti di Salem, che prendeva in prestito la forma del romanzo epistolare del Dracula di Bram Stoker, fondendo insieme La caduta della casa degli Usher di Poe agli orrori indicibili e cosmici di Lovecraft. Forse è stato proprio questo connubio tra immaginari differenti ma complementari a convincere gli showrunner fosse tempo di una nuova trasposizione dall’autore del Maine.

Ecco allora lo sventurato Charles Boone tornare con una storia che gonfia il materiale di partenza e introduce nuovi personaggi, nuove linee narrative e sviluppi inediti, innestandosi in quel filone tutto contemporaneo fatto di comunità isolate e minacce dal sapore soprannaturale che va da Apostolo a Midnight Mass. È proprio con la serie Netflix creata da Mike Flanagan che Chapelwaite sembra avere più di un punto di contatto. Una prossimità tematica ed espressiva che, complice forse anche l’uscita in contemporanea dei due titoli, ha inevitabilmente oscurato la serie con Adrien Brody, meno innovativa e decisamente più convenzionale.

Sangue chiama sangue

Un peccato, ad ogni modo, perché è proprio in questo contesto, fatto di morte e sangue (nella sua doppia accezione di legame famigliare e fluido corporeo), che la serie acquista una sua specificità, giustificando persino l’abusata (e arbitraria) entrata in scena dei vampiri.
L’ennesima serie su contagio e non-morti, quindi? Forse, ma non solo. Perché Chapelwaite porta con sé anche le suggestioni ambigue e perturbanti di un male “altro”, di un immaginario inevitabilmente contaminato da un orrore che affonda le sue radici in un passato ancestrale e smaccatamente lovecraftiano (dall’immaginario grimorio De Vermis Mysteriis alle sette di adoratori di divinità fuori dal tempo e dallo spazio). È in questo contesto che Chapelwaite decide di insistere sulla maledizione della famiglia Boone e sui suoi vari componenti, centro e terreno di scontro per una vicenda allo stesso tempo insolita e familiare, dove le colpe dei padri cadono irrimediabilmente sui figli.

Una storia dispersiva

Il risultato è una serie affascinante e a tratti suggestiva (le atmosfere attorno alla casa, le visioni di Charles, la resa dei conti a Jerusalem’s Lot) che sconta però una sovrabbondanza di situazioni e storyline spesso gratuite se non controproducenti. Come se il desiderio di collegare tutto assieme (le visioni alla maledizione, la maledizione al vampirismo, il vampirismo al culto del Verme) fosse sfuggito di mano, lasciandoci alle prese con una storia indubbiamente coinvolgente ma anche dispersiva, confusa e con un paio di episodi di troppo. Fino a farci rimpiangere – in parte, almeno – la semplicità e l’economia narrativa del racconto originale.

Chapelwaite

  • Anno: 2018
  • Durata: 10 episodi
  • Distribuzione: Disney +
  • Genere: Horror, fantastico, drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Jason Filardi, Peter Filardi
  • Data di uscita: 26-October-2021